Roma in lacrime. Rosella: «Arbitro inadeguato»

26/04/2010 alle 12:02.

CORSERA (D. BERSANI) - Stavolta non ce l’ha fatta. La Roma rimontata e sconfitta in casa dice quasi addio al sogno scudetto. A meno di impensabili ribaltoni negli ultimi 270 minuti, il campionato ha cambiato nuovamente padrone e a deciderlo sarà solo l’Inter. Lo stadio Olimpico, che aveva sperato e accompagnato i giallorossi con un fremito di passione e speranza, alla fine ha intonato il coro: «Che sarà, sarà...», provando a lenire gli effetti di una delusione cocente, con l’applauso finale ricambiato dai calciatori in lacrime, sfiniti e svuotati.

Storari e Pazzini, Pazzini e Storari hanno sbarrato la strada a e compagni, in una serata iniziata benissimo con il gol di e terminata nel peggiore dei modi. È la sconfitta che spezza la serie di 24 risultati utili consecutivi, quella più tremenda perché inaspettata e, forse, senza più appello. Le troppe occasioni da rete fallite soprattutto nel primo tempo hanno risuonato come un triste presagio del finale.

Claudio Ranieri prova a commentare la gara sorridendo amaro. «Siamo caduti e dovremo rialzarci al più presto. Ora dovremo andare a Parma come se nulla fosse accaduto, non sarà facile. Nel primo tempo abbiamo sciupato molto, ma questo è il calcio e c’è poco da recriminare. Dovremo impegnarci fino in fondo, anche se non saremo più arbitri del nostro destino. Sapevamo che la Samp sarebbe stato un osso duro, ma l’impegno è stato massimale. Più che pensare all’Inter, noi dovremo pensare a vincere sempre e non sarà facile. Dobbiamo chiudere al meglio la stagione senza rimpianti: nel derby eravamo stati aiutati dalla fortuna, stavolta no».

Poi una riflessione onesta e realista: «Eravamo in cima alla classifica anche perché l’Inter ha gettato al vento troppi punti». Nei convulsi minuti finali, l’allenatore le ha provate tutte rischiando l’improbabile. «Un punto o zero non cambiava molto. I miei conti li avevo fatti: pareggiare non sarebbe servito a nulla. Ho messo in campo una formazione offensiva ma non abbiamo mai trovato il varco giusto per segnare il 2-1. Non sempre siamo riusciti a restar compatti, opponendoci alle ripartenze della Sampdoria, che ne ha approfittato con una bella giocata di due fenomeni come Cassano e Pazzini».

Molte decisioni della terna arbitrale hanno fatto storcere il naso all’ambiente romanista. L’arbitro Damato è stato a lungo contestato da giocatori e pubblico. E da Rosella Sensi, che critica il signor Damato senza mezze misure e prova ad incoraggiare la squadra per le prossime partite: «Non siamo stati fortunati, la Roma avrebbe meritato di restare in testa alla classifica, ma dico apertamente la conduzione arbitrale è stata inadeguata. Io non faccio mai polemica, non è mio costume, ma a dirigere le partite di questa importanza servono professionisti preparati. Non sono soddisfatta dell’operato di Damato, accettiamo il verdetto del campo ma troppi episodi ci hanno penalizzati. Mi dispiace per la nostra gente: la delusione durerà per qualche altro giorno ma noi non molleremo fino alla fine. Non tiferò Lazio domenica prossima, io faccio il tifo solo per la Roma"