CORSPORT (R.MAIDA) - Tre modi diversi, per certi versi complementari, di dimostrare lattaccamento alla Roma. I tifosi si mobilitano a tre giornate dalla fine del campionato. Ieri sono stati venduti altri 1.000 biglietti di tribuna per la partita di Parma. Questo signi fica che il totale dei partecipan ti alla gita emiliana del primo maggio ha già superato quota 3.500. E si andrà oltre, arrivan do intorno alle 5.000 adesioni. A questo proposito, è tornata un po di preoccupazione nella questura
PROTESTA - Ma la notizia più importante della giornata è che il popolo romanista, attraverso il passaparola e il tam tam di radio e siti internet, ha indetto un sit-in davanti alla sede della Federcalcio, programmato per venerdì mattina alle ore 10. Appuntamento dunque in Via Allegri, ai Parioli, per protestare contro larbitraggio di Damato in Roma- Sampdoria. Sotto accusa, oltre agli errori denunciati da Rosella Sensi, cè latteggiamento delle istituzioni nei confronti della Roma. I tifosi si sentono penalizzati in questo finale di campionato e chiedono più rispetto per le ultime partite.
« Sarà un evento assolutamente pacifico, nato in maniera spontanea e senza alcun intento provocatorio» chiariscono gli speaker delle radio locali. « Ci piacerebbe che qualche esponente della società o della famiglia Sensi partecipasse, come è successo in unoccasione analoga qualche anno fa con Maria Sensi in testa al corteo » . Alla Roma ci stanno pensando.
APPELLI - Che ci siano o meno i dirigenti a rappresentare il club, al sit- in andrà tanta gente. Su Facebook, efficace termometro degli umori popolari, è stato creato un apposito gruppo che consentirà a tutti gli utenti di aderire virtualmente. In serata erano già quasi 3.000 ad avere confermato la partecipazione. « La squadra ha dato tutto, la presidenza ha protestato come si deve, ora tocca a noi. Agiamo per prenderci questo scudetto» si legge nella bacheca del gruppo on line, che opportunamente lancia appelli alla non violenza. Compariranno striscioni polemici, si sentiranno slogan non proprio raffinati, ma nessuno intende andare oltre. La libertà di espressione dei romanisti non può davvero essere rovinata da qualche imbecille con i colori giallorossi addosso.