
CORSPORT (G. D'UBALDO) - E sorridente, in vena di battute, come se il derby che si avvicina non turbasse il suo stato danimo. Riesce a tenere nascoste le emozioni, così come fa con la formazione. Ranieri e quel derby che può valere lo scudetto. Ha schermato la squadra tutta la settimana dalle sollecitazioni esterne. Niente calcoli e condizionamenti: «Non dobbiamo avere sentimenti, ce la giochiamo noi e basta» . Non lo condizionano neppure le tensioni del derby. Cita Kipling, la Roma può, deve decidere il suo destino: «Ci siamo isolati, cerchiamo di non vedere e non sentire. Se vai dietro alla voci è la fine. Il successo e la sconfitta, come dice Kipling, sono le due facce della stessa medaglia. Il derby è una partita e spero
UN PO BRITISH, UN PO IMPERATORE - La cultura anglosassone fa parte di lui. Il suo mostrarsi distaccato è molto british: «La vittoria dellInter non cambia niente perchè da sempre abbiamo pensato solo a noi stessi. Questa è la nostra forza, la nostra guida. Sappiamo che mancano cinque partite e dobbiamo continuare su questa strada. E un campionato bellissimo perchè siamo riusciti a riaprirlo, il rettilineo è lì, ma non dobbiamo fermarci a sorridere e stringere mani. Il nostro popolo lo sa e ci dà energia».
Limperatore Claudio si è calato nel ruolo di condottiero: «Sarà un derby molto difficile tatticamente, molto bello da giocare, con una cornice di pubblico stupenda. Di solito la squadra che è davanti non è la favorita, nei derby si azzera tutto. I tifosi laziali sono andati a Formello a chiedere di salvare la stagione contro di noi. Mi sembra logico, avrebbero fatto lo stesso anche i nostri» . La Roma deve vincere per restare in testa. «Non è cambiato niente. Possiamo riprenderli, andare avanti, possono superarci. Ma il campionato si deciderà allultima giornata. Tutto quello che abbiamo lo daremo in campo, i tifosi lo devono sapere. Hanno capito che questa settimana dovevamo lavorare sereni. Chiedo di starci vicini, avremo bisogno di loro anche nelle prossime trasferte. Al derby non si facciano prendere la mano...».
ORGOGLIOSO - E la più bella pagina del suo romanzo di allenatore. Comunque vada a finire: «Questa esperienza mi ha regalato belle sensazioni. A Roma non è facile. Se vai bene non esci di casa, se va male non esci lo stesso... I ragazzi hanno fatto un grosso lavoro. Adesso ce la giochiamo. Ed è una grandissima emozione. Sono orgoglioso nel vedere i tifosi contenti » . Contagiato, quello sì, da una partita speciale: «E una partita diversa. Siamo primi, cè il derby. Dobbiamo cercare d vincere. E poi anche le altre quattro. Sono tutte difficili» . Allandata al primo tentativo, vinse il derby: «La Lazio anche allandata con un altro allenatore aveva fatto il 3-5-2. Loro giocano sempre così, ma a Bologna hanno vinto con il 43-3 e magari a Reja viene lacquolina in bocca... Se cambieranno saremo preparati. I miei sono abituati a cambiare anche in corsa» .
Totti e Toni, la coppia che i tifosi sognano di vedere in campo. Ranieri è pronto: «Totti sta sempre meglio, è cresciuto. Loro sono due campioni del mondo. Ci danno esperienza, forza fisica, qualità. Molte cose in più» . Si è parlato molto di Totti in casa Lazio, questa settimana. Ranieri non teme provocazioni:
«Lo avrei fatto anche io con un giocatore della Lazio. Fa parte del gioco, nel derby » . Finale. Risponde a una domanda in inglese su Riise. A un giovane cronista che non ha capito regala una battuta: «Gli ho dato la formazione...» . Ranieri è uno stratega, non solo in campo.