«Roma, ci siamo Nessun timore giocala e basta!»

18/04/2010 alle 13:12.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - E’ sorridente, in vena di battu­te, come se il derby che si avvicina non turbasse il suo stato d’animo. Riesce a te­nere nascoste le emozioni, così come fa con la formazione. Ranieri e quel derby che può valere lo scudetto. Ha scherma­to la squadra tutta la settimana dalle sol­lecitazioni esterne. Niente calcoli e con­dizionamenti: «Non dobbiamo avere sen­timenti, ce la giochiamo noi e basta» . Non lo condizionano neppure le tensio­ni del derby. Cita Kipling, la Roma può, deve decidere il suo destino: «Ci siamo isolati, cerchiamo di non vedere e non sentire. Se vai dietro alla voci è la fine. Il successo e la sconfitta, come dice Ki­pling, sono le due facce della stessa me­daglia. Il derby è una partita e spero



UN PO’ BRITISH, UN PO’ IMPERATORE - La cultura anglosassone fa parte di lui. Il suo mostrarsi distaccato è molto british: «La vittoria dell’Inter non cambia niente per­chè da sempre abbiamo pensato solo a noi stessi. Questa è la nostra forza, la no­stra guida. Sappiamo che mancano cin­que partite e dobbiamo continuare su questa strada. E’ un campionato bellissi­mo perchè siamo riusciti a riaprirlo, il rettilineo è lì, ma non dobbiamo fermar­ci a sorridere e stringere mani. Il nostro popolo lo sa e ci dà energia».

L’imperatore Claudio si è calato nel ruolo di condottiero: «Sarà un derby mol­to difficile tatticamente, molto bello da giocare, con una cornice di pubblico stu­penda. Di solito la squadra che è davan­ti non è la favorita, nei derby si azzera tutto. I tifosi laziali sono andati a Formel­lo a chiedere di salvare la stagione con­tro di noi. Mi sembra logico, avrebbero fatto lo stesso anche i nostri» . La Roma deve vincere per restare in testa. «Non è cambiato niente. Possiamo riprenderli, andare avanti, possono superarci. Ma il campionato si deciderà all’ultima gior­nata. Tutto quello che abbiamo lo dare­mo in campo, i tifosi lo devono sapere. Hanno capito che questa settimana do­vevamo lavorare sereni. Chiedo di starci vicini, avremo bisogno di loro anche nel­le prossime trasferte. Al derby non si fac­ciano prendere la mano...».



ORGOGLIOSO - E’ la più bella pagina del suo romanzo di allenatore. Comunque vada a finire: «Questa esperienza mi ha regalato belle sensazioni. A Roma non è facile. Se vai bene non esci di casa, se va male non esci lo stesso... I ragazzi hanno fatto un grosso lavoro. Adesso ce la gio­chiamo. Ed è una grandissima emozio­ne. Sono orgoglioso nel vedere i tifosi con­tenti » . Contagiato, quello sì, da una par­tita speciale: «E’ una partita diversa. Sia­mo primi, c’è il derby. Dobbiamo cercare d vincere. E poi anche le altre quattro. Sono tutte difficili» . All’andata al primo tentativo, vinse il derby: «La Lazio an­che all’andata con un altro allenatore aveva fatto il 3-5-2. Loro giocano sempre così, ma a hanno vinto con il 4­3-3 e magari a Reja viene l’acquolina in bocca... Se cambieranno saremo prepa­rati. I miei sono abituati a cambiare an­che in corsa» .

e Toni, la coppia che i tifosi so­gnano di vedere in campo. Ranieri è pronto: « sta sempre meglio, è cre­sciuto. Loro sono due campioni del mon­do. Ci danno esperienza, forza fisica, qualità. Molte cose in più» . Si è parlato molto di in casa Lazio, questa setti­mana. Ranieri non teme provocazioni:


«Lo avrei fatto anche io con un giocatore della Lazio. Fa parte del gioco, nel der­by » . Finale. Risponde a una domanda in inglese su Riise. A un giovane cronista che non ha capito regala una battuta: «Gli ho dato la formazione...» . Ranieri è uno stratega, non solo in campo.