D-NEWS (M.MORELLI) - Sofferenza incredibile, specie negli ultimi quindici minuti, ma traguardo raggiunto. La Roma è in finale di coppa Italia (5 maggio, stadio Olimpico, avversario lInter) nonostante il ko patito ieri sera al Friuli (1-0) contro una squadra, lUdinese, che aveva riposto nella meno amata delle competizioni italiane le speranze di restituire smalto a una stagione deludente.
Senza il tridente pesante e col quasi inevitabile turn over, tirato fuori dal cilindro di Ranieri nonostante le smentite di rito, la squadra romanista sè ritrovata a gestire il vantaggio dellandata consapevole del fatto che a Udine avrebbe trovato una formazione agguerrita e ispida, guidata dal capocannoniere del campionato, Di Natale, e dalle frecce Sanchez e Pepe, che hanno corso in lungo e in largo cercando di aggirare la retroguardia capitolina sorretta da Burdisso e Mexes al centro e da Riise e Cassetti sulle fasce.
Già, Cassetti. Espulso nel finale, ha parzialmente scombussolato i piani del testaccino, che sperava di chiudere senza gol al passivo la sfida contro i bianconeri. Con De Rossi in campo, e Totti e Pizarro in panca, Ranieri ha dato spazio a Faty e Julio Baptista, anche se i due hanno parzialmente deluso le attese. Di Sanchez il gol dei friulani, unica pecca duna trasferta molto produttiva.




