IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - «Sappiamo quello che ci aspetta. Adesso vediamo quello che farà lInter». Deluso, ferito, ma non rassegnato, John Arne Riise non ha alcuna intenzione di gettare la spugna. Non è nel suo carattere arrendersi. Non lo ha mai fatto nella sua carriera e neppure nelle 34 partite giocate in campionato in questa stagione.
«E stata una sconfitta davvero amara ha detto Thunderbolt ai suoi amici norvegesi subito dopo la fine del match -. Difficile da mandare giù perché è arrivata in casa e perché il primo gol lo ha realizzato luomo che marcavo io! Devo rivedere in tv se anche sul secondo gol era il mio uomo. Lui (Pazzini, ndr) si è inserito rapidamente tra me e Juan... ma in ogni caso è stata veramente una brutta botta. Dormirò poco stanotte e il dolore per questa sconfitta mi rimarrà a lungo». Anche perché cera stato quel primo tempo che faceva pensare ad un esito completamente differente. «Siamo davvero amareggiati per non aver vinto ha proseguito il norvegese -. Avevamo iniziato bene con quel gol di Totti e tutto sembrava andare per il meglio. Giocavamo bene, creavamo tante occasioni e cerano delle buone sensazioni. Negli ultimi 20-30 minuti abbiamo provato il tutto per tutto. Io ho avuto lopportunità di quel tiro quando mancavano 10-15 minuti alla fine. Era indirizzato proprio sotto la traversa, purtroppo era anche un po troppo vicino al portiere che ci ha messo una mano e lha parato.
Evidentemente non era la mia serata, al contrario di Storari che ha fatto una grande partita». Faticherà a dimenticare la delusione di questa sfida Riise, che pure nella sua carriera ne ha viste di tutti i colori. Grandi imprese e grandi sconfitte. Proverà a cancellare la Samp, ma non le emozioni che avevano accompagnato la prima parte della serata. Unatmosfera che ha emozionato e scaldato il cuore anche delluomo di ghiaccio venuto dal grande freddo della Norvegia. «Spero che quelli che hanno guardato la partita dalla tv abbiano potuto sentire e vedere quanto fosse bello lOlimpico prima e durante la partita. Semplicemente meraviglioso. Il pubblico che ha cantato Roma, Roma, Roma prima del via ci ha dato una grande energia e penso che ci abbia aiutato per fare quel bel primo tempo. Purtroppo non siamo stati capaci di regalargli la vittoria». E adesso? Adesso non si può fare altro che ripartire. «Pensiamo alla prossima partita, al Parma. Sappiamo cosa ci aspetta. Vedremo cosa sarà in grado di fare lInter nelle sue partite». Come a dire che basterà un passo falso per piombare nuovamente sulla preda. «Di certo sarà elettrizzante fino alla fine». Speriamo.