CORSPORT (A. GHIACCI) - E lunico che probabilmente non ha sostituti allaltezza. E anche se ce li avesse troverebbero poco spazio. John Arne Riise: una macchina. Non si ferma mai, è uno dei giallorossi più presenti. E la competizione conta davvero poco. Il dato fondamentale è quello di campionato. Il norvegese ha giocato 33 partite su 34. Se poi pensiamo al risultato, allora la conclusione è semplice. Il mancino ha saltato solo la trasferta in Friuli, ultimo ko in campionato, quando lUdinese mise sotto la Roma per 2-1. Fate voi...
FULCRO - Al secondo anno nella Roma, lesterno è ormai diventato un punto fermo. Non solo tattico però: appare ormai chiaro infatti, come sia riuscito a entrare nel gruppo e anzi, ne sia diventato uno degli uomini più rappresentativi. Lanno scorso più di qualcuno, non solo tra i tifosi, non era convinto della reale forza dellex Liverpool. Vero, non possiede una tecnica di base sopraffina. Ma a un certo punto i piedi non contano più. Quando? Quando sei di unaffidabilità estrema e il tecnico, chiunque sia, sa già che mettendoti in campo quella casella, di esterno basso a sinistra, è coperta, copertissima. E un bravo ragazzo e nello spogliatoio è ben voluto da tutti. Dai romani soprattutto, che spesso e volentieri se lo portano in giro. E i bene informati raccontano che quando la notte si esce con Riise, lui è sempre lultimo ad arrendersi alla stanchezza. Ci avremmo giurato.
INGLESE - Con Ranieri, Riise ha dato e sta dando il meglio di sé. Forse, lesperienza maturata in Inghilterra dal tecnico romano, ha aiutato il norvegese, magari anche inizialmente con la lingua. Ai tempi di Anfield Riise spesso occupava anche la posizione di esterno alto. Ma il meglio di sé, non cè dubbio, lo assicura da terzino. Fisico, corsa, grinta e abitudine alle partite di alto livello. Poche sedute di lavoro e Ranieri si è ritrovato tra le mani uno dei punti forti su cui poi è stata costruita la rincorsa dei miracoli. Roba che nel successo di Torino - non così prezioso visto il cammino che poi ha fatto la Juventus ancora lo cercano. Una scheggia nel gelo: prima lespulsione di Buffon, poi il sigillo di testa sul 2-1 finale. Roba da urlo, se non per il valore tecnico della vittoria, sicuramente per la soddisfazione dei tifosi del mondo giallorosso.
RUSH FINALE - Ora il norvegese si appresta a vivere il rush finale come al solito; da professionista. Tonetto, con tutto il rispetto, ha dimostrato in Coppa di non poter più garantire riposo al roscio. E lui, dopo unaltra buona prestazione, aspetta la Samp. Con la forza di 89 partite e 10 gol messi insieme finora in giallorosso.




