GASPORT - Lazio sconfitta, nervosa e arrabbiata. Con il destino, che gli si è rivoltato contro dopo averla illusa, ma ancor di più con gli avversari per un dopopartita da far-west. «Spero solo che al danno non si aggiunga la beffa di qualche squalifica dei miei giocatori attacca Reja . Perché se così fosse allora Totti meriterebbe dieci giornate di stop per il gesto che ha fatto (pollice verso, a
Il capitano della Roma si è però scusato attraverso il suo sito internet: «Dopo il fischio finale mi sono lasciato travolgere dellatmosfera caldissima. Non volevo offendere nessuno, ma chiedo scusa se qualcuno si è sentito toccato dal mio modo di gioire per il risultato. Daltra parte il derby è anche questo». Rissa finale Il gesto di Totti, peraltro, arriva quando in mezzo al campo la situazione è già degenerata. Due gli episodi che la scatenano. Il primo è lingresso in campo (in borghese) del terzo portiere romanista Lobont al fischio finale. Probabilmente vuole solo abbracciare Julio Sergio, ma i laziali non gradiscono (o fraintendono una sua esultanza) e gli animi cominciano a surriscaldarsi. É Radu, però, ad accendere la miccia. Fa uno sgambetto a Perrotta che corre verso la Sud per festeggiare insieme con i compagni e lì comincia la baraonda. Cassetti prova a farsi giustizia, Radu tenta di colpirlo con una testata, ma ci pensa De Rossi, con grande classe, a riportare la calma.
A quel punto Totti, che era pure intervenuto nella rissa con Radu, va in curva per fare il pollice verso (secondo qualcuno Baronio lo avrebbe stuzzicato). I laziali non ci vedono più dalla rabbia. Negli spogliatoi qualche biancoceleste (pare ci siano lo stesso Radu, Kolarov e Baronio) tentano di raggiungere la stanza dei giallorossi per regolare i conti. É il d.s. laziale Tare ad evitare qualsiasi contatto. Ma anche lui è furibondo con Totti: «Il suo è un gesto che si commenta da solo: ha mancato di rispetto». Maè tutta la società biancoceleste ad essere arrabbiata. Derby stregato La velenosa appendice arriva al termine di una sfida che per la Lazio ha mille rimpianti. «Ah, quel rigore sbagliato da Floccari... sospira Reja. Se fossimo andati sul 2-0 la partita sarebbe finita lì. Invece la Roma si è rinfrancata ed ha avuto la meglio. Manon meritava di vincere. I nostri avversari hanno tirato solo due volte in porta, con un rigore ed una punizione: è lanno loro. E poi larbitro: a Toni non ha fischiato neppure un fallo, e lui ne fa». Oltre alla sconfitta la Lazio deve fare i conti anche le squalifiche in arrivo per due giocatori, Ledesma e Kolarov, e un infortunato, Stendardo. Il difensore (frattura del setto nasale in uno scontro con Toni) è stato operato in serata alla clinica Paideia.