IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il flashback con lannata del terzo e ultimo scudetto è obbligato. E tre uomini, più di altri, uniscono la Roma di questa stagione a quella del 2000-2001. Tre personaggi che, per motivi diversi, non dovevano essere qui e invece fortunatamente, in tempi diversi, si sono ritrovati a Trigoria per vivere un sogno che nessuno aveva messo in preventivo. I tre sono Claudio Ranieri, Nicolas Burdisso e Luca Toni. E vanno subito accostati a Fabio Capello, Walter Samuel e Gabriel Batistuta. Facile spiegare perché: in panchina due tecnici che in passato e da giovani sono stati giocatori ..
La proprietà è la stessa, alla presidenza Rosella Sensi, primogenita di Franco che oggi non cè più e che fu lartefice di quel successo. Anche il capitano è quello di nove anni fa, ancora Francesco Totti. Ma nellorganico, oltre ai nomi fatti sopra, e in particolare nella squadra titolare sono evidenti le similitudini: Juan come Zago al centro della difesa, titolari di un gruppo tanto brasiliano, oggi come allora, Julio Sergio, Taddei e Baptista come Cafu, Aldair e Emerson; Mexes o Menez, uno dei due gioca quasi sempre, come Candela, per il tocco francese che non guasta mai.
Ma proprio, in vista della trasferta di Bari, anche tatticamente la nuova Roma si può specchiare in quella del 2001. Se Ranieri confermerà pure sabato la formula con tre giocatori offensivi, mai come in questo caso in attacco la squadra avrà una disposizione quasi identica, anche nelle caratteristiche dei tre lì davanti, a quella scelta da Fabio Capello per vincere il titolo. Se lattuale cittì dellInghilterra puntò su Totti seconda punta («Per me, e venivo criticato, non era un trequartista ma un attaccante: avvicinandolo alla porta ero sicuro che avrebbe segnato più gol, come sta facendo ormai da anni» ricorda oggi Capello), accanto al centravanti Batistuta e con Delvecchio qualche metro più dietro, da esterno sinistro, Ranieri, per la prima volta in questa stagione, potrebbe schierare al San Nicola il tridente pesante. Dunque Toni e Totti le due punte, e Vucinic dietro di loro come quarto uomo del centrocampo.
Se sarà così, il sistema di gioco, a distanza di anni, se non identico, si avvicinerà tantissimo a quello del terzo scudetto. Capello il 20 maggio del 2001 a Bari addirittura esagerò schierando due centravanti Batistuta e Montella più Totti. Ranieri non vuole essere da meno: del resto Vucinic, anche se partirebbe dal lato sinistro, è comunque più centravanti di Delvecchio.
La Roma, con equilibrio e compattezza, va ormai allattacco. Adesso, come nove anni fa. Anche perché i giallorossi, grazie alla splendida rimonta, ormai si preparano a salire sul podio in campionato. Per la società che comunque andrà alla cassa: è lanno dei rinnovi degli sponsor e del ritorno in Champions. Difficile sbagliare i conti: tra i 6-7 milioni allanno (e forse per 5 stagioni) con la Kappa (sponsor tecnico) da firmare entro fine aprile; 7-8 allanno (sino al 2013) più premi con Wind (main sponsor) che esercitò lopzione nel giugno scorso; 60-65 a stagione (annuale) con Sky. Più i contratti minori. Più i 20 milioni dellaccesso diretto alla fase a gironi della Champions. Dunque, più di 100 milioni.