IL MESSAGGERO (M.FERRETTI) - Roma in finale di Coppa Italia, per la sedicesima volta. E sarà la quinta finale contro lInter nelle ultime sei edizioni. Claudio Ranieri archivia in fretta la sconfitta-qualificazione e pensa al futuro dopo una riflessione sulla partita contro lUdinese. «Che sarebbe stato difficile lo sapevamo, loro stanno bene e nei minuti finali abbiamo un po temuto di non farcela.
Poi sulla sfida infinita con lInter. «Cè una squadra che spende un sacco di soldi e unaltra che sfrutta le idee: se la Roma è arrivata alla quinta finale contro lInter in sei anni, vuol dire che si può fare buon calcio anche in questa nostra maniera».
E ancora. «LUdinese è forte, non si capisce perché non stia lottando per lEuropa. Ha tutto, nomi e impianto di gioco. Davvero una bella squadra che, nel finale, ci ha messo in difficoltà. Noi non siamo stati molto rapidi nelle ripartenze, potevamo fare di meglio ma i nostri problemi sono stati dovuti a molti fattori. Tipo, il campo strano con la palla che non scivolava bene. Poi quando siamo rimasti in dieci è diventato tutto un po più difficile».
Una finale contro lInter senza Cassetti, che ieri è stato espulso. «Peccato, perché lui è un giocatore importante per noi. Faty non è un esterno e non ha il passo dellesterno, ma era importante che aiutasse Riise contro Sanchez perché il cileno poteva mettere John in difficoltà. Brighi sempre ottimo, Baptista lho visto molto bene. Adesso ci sarà lInter, giocheremo davanti al nostro pubblico ma sarà difficile. Quando lInter gioca come ha fatto contro il Barcellona non ce nè per nessuno... Ora non so se quella partita inciderà sul campionato, sono problemi loro. Io guardo solo i miei...».
Totti, ieri rimasto a riposo, contro la Samp tornerà in campo dal primo minuto. E proprio alla partita di domenica sera pensa il capitano: «LUdinese ha messo in campo gamba, abilità e convinzione disputando una gara da squadra gagliarda e in grande ripresa. Non è stato facile, ma abbiamo conquistato la finale che volevamo. A questa partita, però, penseremo al momento opportuno. Ora ci concentreremo sulla sfida con la Samp di domenica, partita di importanza stratosferica. sappiamo tutti cosa cè in palio... Avremo quindi bisogno di massima concentrazione e attenzione». Faty, sceso in campo a sorpresa, spiega la prestazione opaca: «Ho giocato in un ruolo nuovo, dovevo fermare gli avversari in modo diverso. Abbiamo preso gol alla fine, ma era importante passare il turno. Non era facile per me in quel ruolo e ho fatto un po fatica, ma non cè problema: sono contento che siamo arrivati in finale».
Burdisso, infine. «Un po di sofferenza ci poteva stare perché domenica abbiamo corso, lottato e speso tante energie. Avevamo fatto un buon risultato a Roma, ma lUdinese è una bella squadra, e poteva andare in finale. Lo sapevamo che avrebbe fatto una buona partita, ma abbiamo sofferto solo nel finale», il suo virgolettato.