Ranieri: «Non finisce qui»

18/04/2010 alle 11:14.

CORSERA (D. BERSANI) - «Mi aspettavo sorpassi e contro sorpassi. Siamo attesi da una gara molto difficile, emozionante, con una cornice di pubblico stupenda e le solite implicazioni psicologiche. Solitamente chi sta meglio in classifica parte sfavorito. La Lazio è in salute e motivata, i suoi tifosi sono andati a Formello, chiedendo di salvare la stagione. Non mi sorprende perché, probabilmente, sarebbe accaduto anche a parti invertite».

Claudio Ranieri inquadra così il suo derby numero 2 sulla panchina della Roma. Dalla , la sua ex squadra, non è arrivato il favore tanto atteso e il suo pupillo Momo Sissoko l’ha tradito, ma il tecnico di San Saba ha una certezza: comunque vada, il campionato della Roma non finirà stasera. Non è un modo per mettere le mani avanti, dalle sue parole traspare piuttosto la volontà di non sovraccaricare di altre tensioni nocive i novanta minuti: «Tutto si deciderà all’ultima giornata, contro il Chievo, e dovremo basarci esclusivamente sulle nostre forze. La vittoria nerazzurra non ha cambiato nulla, l’atteggiamento tattico e mentale non dipendono dal risultato di venerdì: dobbiamo restare concentrati e puntare il rettilineo. È un finale meraviglioso, i tifosi sono contenti per come i ragazzi hanno lavorato, li invito a starci vicini perché avremo altre gare complicate e ci sarà ancora bisogno di loro».

Claudio Ranieri chiede un ultimo sforzo alla sua Roma: quello di non tradire le emozioni. Lucido e pacato, realista ma caparbio: se stasera i giallorossi mostreranno le stesse qualità della loro guida, hanno grandi possibilità di battere la Lazio riportandosi a un passo da quel sogno a lungo inseguito: «Abbiamo giocato e vinto diverse partite importanti, dovremo sforzarci di considerare questa con la Lazio come una gara in più. In questi giorni ci siamo isolati per preparare una partita senza sentimenti».

L’allenatore non pronuncia mai la parola scudetto, ma è conscio di giocarsi nel derby la sfida più decisiva della sua carriera. Una promessa e, al tempo stesso, un avvertimento al popolo giallorosso: «Non siamo ancora soddisfatti, dobbiamo dare fondo a tutte le energie psicofisiche e posso tranquillizzare i nostri sostenitori perché il nostro impegno sarà massimale da qui alla fine del campionato. Mi rende orgoglioso vedere la nostra gente soddisfatta, ma chi pensa che le nostre prossime avversarie si arrenderanno senza lottare, si sbaglia di grosso».

La scorsa notte non avrà dormito nessuno: dai capitani in campo— e — ai dirigenti, quasi tutti romani e romanisti come lui. Le pressioni di una partita così determinante rischiano ancora una volta di lasciare il segno: «Scenderanno in campo calciatori di grande esperienza e alcuni campioni del mondo, capaci di fornire alla squadra il proprio contributo di esperienza, forza fisica e qualità. Il match dirà se hanno imparato a convivere con queste tensioni».

A proposito di , dopo gli sfottò verso i cugini nell’andata, per il capitano si prevede un’accoglienza ostile: «Le provocazioni caratterizzano questa stracittadina, da una parte e dall’altra. La cosa più importante è che Francesco stia bene fisicamente, in progresso rispetto alle ultime tre partite».

L’Olimpico blindato e il timore di incidenti gli offrono l’assist per il più condivisibile degli auspici: «Mi auguro che Roma voglia e sappia divertirsi. Questa deve essere una festa e una bella serata di sport per tutte le famiglie».