Ranieri: "E ora Collina ci dica se è filato tutto liscio"

26/04/2010 alle 12:30.

CORSPORT (G.D'UBALDO) - Nei minuti finali carichi di tensio­ne, Ranieri dalla panchina ha urlato ai suoi giocatori: « Un punto o zero è la stessa cosa» . Lo ha ripetuto, una, due, tre volte. Mexes in panchina piangeva, i suoi compa­gni che erano in campo dopo l’uno-due di Pazzini erano disperati. La Roma ha perso la testa. Do­po due settimane torna se­conda ed è costretta a inse­guire. Ranieri alla fine man­tiene equilibrio, lascia den­tro di sè la delusione di una sconfitta ingiusta e che fa male: « L’ho ripetuto ai ra­gazzi, se avessimo pareggia­to avremmo dovuto fare sempre le tre vitto­rie e sperare in un pari dell’Inter, perché negli scontri diretti siamo in vantaggio e quindi a parità di punti vinciamo noi. Pri­ma eravamo padroni del nostro destino, ora non lo siamo più» .

L’ARBITRO - Il presidente Rosella Sensi ha criticato duramente l’operato di Damato.

Ranieri non è soddisfatto, ma si rimette al giudizio di Collina: «Come valuto io l’arbi­traggio non conta nulla. Conta il giudizio di Collina. Noi possiamo giudicare sotto pres­sione e fortemente delusi. Sarà Collina, a freddo, a dire se tutto è filato liscio».

A caldo, Ranieri ha dovuto subito mitiga­re la delusione dei giocatori: « Dobbiamo andare a Parma a fare la no­stra partita, come se non fos­se successo niente. Poi tire­remo le somme. E’ stato il miglior primo tempo da quando sono qui, ma un gol è stato troppo poco per il gio­co prodotto. Il calcio è que­sto ».

Lo aveva previsto, la Samp ha messo in difficoltà la Roma. Ripete fino alla noia: «Un punto o zero per noi è lo stes­so, avevo fatto i conti... In ogni caso dob­biamo cercare di vincere sempre, pareggia­re non sarebbe servito a niente. Per questo ho messo una punta in più, cercando l’ag­giramento delle fasce con qualche cross in più».

L’ANALISI - Nel primo tempo è mancata concretezza, il colpo del ko. Poi nella ripre­sa la Roma ha perso un po’ di equilibrio:

« Nel secondo tempo non siamo riusciti a restare compatti. Non eravamo compatti e uniti come nella prima parte della gara».

Non vuole fare tabelle. Si affida alla pic­cola speranza che resta, che l’Inter perda qualche punto per strada:

«Non lo so dove può accade­re, non mi metto a guardare in casa degli altri, penso so­lo a noi. Non siamo più arbi­tri del nostro destino. Dispia­ce per i ragazzi e per il no­stro pubblico meraviglioso».

Domenica la Lazio può fa­re un regalo ai cugini, fer­mando l’Inter. Ranieri non ci pensa: «Noi dobbiamo vincere a Parma e sarà dura. Lo scudetto per noi si deciderà all’ultimo se­condo a Verona. Dobbiamo continuare co­me nelle 24 giornate positive. Siamo cadu­ti, ci dobbiamo rialzare e andare avanti. Contro la Lazio eravamo nervosi, nel pri­mo tempo non c’eravamo. Invece con la Samp abbiamo disputato un ottimo primo tempo. Ci sta poi che nella ripresa non sia­mo riusciti a trovare il bandolo della matas­sa. La Samp è una squadra compatta, con tanti ottimi soldati agli ordini di Del Neri e poi davanti quei due campioni. Loro come la Roma hanno fatto un campionato straor­dinario. Dobbiamo concluderlo bene, ab­biamo fatto il massimo in ogni partita. Così come la dea bendata nel derby è sta­ta dalla nostra parte, questa volta non è andata così. Ma non siamo qui a piangere. Ripartiremo. Questa setti­mana saremo noi a giocare in anticipo. Vinciamo a Par­ma e poi l’Inter se la dovrà giocare».

Quella della Roma resta comunque una stagione straordinaria: «Non lo so. Io sono onesto, noi siamo qui perchè l’Inter ha per­so qualche punto in campionato, ma la squadra di Mourinho resta un’armata for­tissima, lo ha fatto vedere anche contro il ».