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CORSPORT (G. D'UBALDO) - Portatelo in trionfo. Ringraziatelo, comunque vada a finire. Fategli sentire affetto, gratitudine per quello che ha fatto, per avervi portato a vivere un sogno. I tifosi della Roma hanno cominciato ad amare Claudio Ranieri, dopo averlo accolto con un po di diffidenza. Ieri, quando è entrato in campo per seguire il riscaldamento della squadra, quegli stessi tifosi gli hanno tributato un grande applauso. Ranieri ha sentito un brivido che vuole tenere per sè, un sentimento intimo, da non esternare: « No, non mi sono commosso, spero di commuovermi più avanti. Non sono teso, davvero» .
Limperatore Claudio è pronto ad affrontare il finale di campionato più importante e più appassionante della sua carriera: «Sono convinto che si decida tutto allultima partita, allultimo secondo a Verona con il Chievo. Ora dipendiamo solo da noi. Il campionato è bello perchè non è ancora chiaro chi può vincere. Questo è un bene per il calcio italiano» .
Alla vigilia aveva detto «Azzanniamoli » . Aveva paragonato la squadra al branco. Un branco di lupi: «Mancano cinque partite, dobbiamo continuare a giocare così, con molta umiltà. Ora sappiamo che dipende da noi, mentre prima dipendeva dagli altri» .
Ha fatto una mossa a sorpresa, portando Toni in panchina e rilanciando Menez dallinizio: «Ho deciso così proprio perchè mi serviva di allargare la loro difesa. Era troppo importante laggiramento sulle fasce per cercare di scardinare la difesa» .
Dopo il doppio vantaggio nella ripresa la Roma ha sofferto fino alla fine: «Ci siamo complicati la vita da soli, basta rivedere come è nato il loro gol. Stavamo giocando bene, anche dominando, volevamo chiudere la partita. Invece abbiamo sbagliato un pallone, quel gol ce lo siamo fatto da soli, senza nulla togliere a Tiribocchi. Dopo quel gol cè stata un po di apprensione, ma i ragazzi sono rimasti molto lucidi. Sul gol Riise poteva evitare la scivolata e non dovevamo sbagliare lappoggio allinizio dellazione» .
E ora sotto con il derby. Ranieri sa che non sarà una passeggiata: «Il derby fa sempre storia a sé, non conta la classifica, loro sono quasi salvi, noi primi. Non conta. La Lazio è in salute, ha una difesa ermetica. Ci attende unaltra partita difficile» .
La scelta della formazione di ieri ha dato adito a qualche insinuazione. Totti non ha voglia di abbandonare il suo ruolo di centravanti: «No, non cè nessun dubbio su questo. Ho una squadra in forma, mi sembra giusto scegliere i giocatori più in forma. Francesco si sta riprendendo bene, gli ho voluto dare la possibilità di migliorare il ritmo partita. Poi lo volevo togliere, ma Menez rischiava lespulsione e allora ho cambiato sostituzione. Francesco quando è venuto verso la panchina mi ha detto che Menez rischiava il cartellino rosso» .
Un grazie particolare va ai tifosi: «Il pubblico ha capito le difficoltà, dopo aver preso il gol è subentrata un po di paura. Questa vittoria è merito del pubblico » .
Fino alla scorsa settimana continuava a ripetere che solo lInter poteva perdere il campionato: «Quello che abbiamo fatto è tanto, ma non è nulla. Dobbiamo giocare con molta serenità, voglia determinazione. Adesso tocca a noi, stiamo avanti e non ci dobbiamo far riprendere. Non dobbiamo sentire le sirene, stare sul pezzo, come martelli» .