Qui Olimpico, la casa dei 70.000

18/04/2010 alle 13:15.

CORSPORT (P. TORRI) - Da queste parti il derby è cominciato da un pezzo. In pratica dal minuto dopo il fi­schio finale di quello del girone d’andata. A Roma il derby non ha una data di scadenza. Ci si convive tutto l’anno, da sempre. Figuratevi per questo. La Roma che sente il profumo dello scudetto dopo una rincorsa che non ha prece­denti, la Lazio quello della sal­vezza e soprattutto di uno sgam­betto senza precedenti che avrebbe il potere di cancellare una stagione sicuramente al di sotto di quelle che erano le attese.



L’Olimpico sarà pieno, settantamila, tribuna d’onore compresa dove si è sgomitato pur di dire io c’ero, incasso prevedibilmente superio­re ai due milioni di euro, annunciate coreogra­fie di quelle che rimangono negli occhi e nella memoria, segretezza assoluta su quello che esprimeranno, qualcosa per la verità è trape­lato, da una parte e dall’altra, ma non c’è mo­tivo di anticipare, vuoi mettere la sorpresa? Ci sarà il consueto, ironico, botta e risposta di striscioni. Roma si fermerà, oggi pomeriggio, alle diciotto e trenta, quando l’arbitro Tagliavento fischierà l’inizio. Sarà una domenica da derby, soltanto da derby, dall’al­ba al tramonto. Dove i rituali sa­ranno rispettati in maniera rigo­rosa, la stessa strada verso l’Olimpico, lo stesso parcheggio, lo stesso avvicinamento, gli stes­si gesti di sempre quando a Ro­ma va in scena la stracittadina Si può dire che l’intera à sarà coinvolta da questa stracittadina di cui si parla in maniera continuativa ovunque.

Ieri mattina il Coni ha consegnato l’Olimpico alle forze dell’ordine. L’impianto è stato bonificato e ispezionato al­l’interno e all’esterno, la notte è trascorsa con lo stadio illuminato come se il derby fosse già cominciato. Le quotidiane riunioni delle forze dell’ordine, hanno partorito un piano di con­trolli rigorosi e continui. Sono state istituite tre zone: la prima è quella di massima sicurezza, va dai tornelli da dove si entra all’interno del­l’Olimpico dove opereranno cir­ca 600 steward, in maggioranza della società padrona di casa, la Lazio; la seconda è la cosiddet­ta zona riservata vanno dal var­co ai tornelli, in pratica l’imme­diato esterno dell’impianto; la terza è quella dello Stadio dei Marmi dove è stata predisposta un’area vietata anche al traffico pedonale.



L’obiettivo è quello di evitare il più possibile contatti tra le due tifoserie, almeno tra i più facinorosi (eufemismo) che purtrop­po non mancano da una parte e dall’altra. A cercare di prevenire qualsiasi incidente, ci sa­ranno due elicotteri, decine di mezzi e circa 1.500 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri, vi­gili urbani. Sarà presente in forze anche la po­lizia scientifica, munita di telecamere che ter­ranno sotto controllo praticamente tutto l’in­terno dello stadio (non mancheranno neppure per l’esterno). Prevista la presenza anche di squadre speciali antisommossa e unità cinofi­le.



La speranza è che tutto questo spiegamento di forze si riveli pure esagerato, lasciando spazio a quello che deve essere qual­siasi partita di calcio, ancora di più un derby. Il consiglio è quel­lo di andare allo stadio con suf­ficiente anticipo, i cancelli per decisione della saran­no aperti alle 15.30, un’ora prima del previsto, proprio per consentire un afflusso il più possi­bile regolare. E’ stato predisposto un piano tadino anche per il deflusso alla fine della par­tita. Le forze dell’ordine, oltre alle zone intor­no all’Olimpico, presidieranno tutte le piazze del centro e i punti considerati chiave per il deflusso dei tifosi.