
IL ROMANISTA (F.BOVAIO) - IL DERBY si avvicina, lansia sale e i tifosi scaramantici non vivono più. Non è vero ma ci credo. Vista la strepitosa serie di risultati positivi messa insieme dalla truppa di Ranieri chi ha il coraggio di negarlo. Guai a farlo con Andrea, ad esempio, una brutta esperienza in Roma- Lecce che ancora gli amici gli ricordano e tanta voglia di non ripeterla. In quella tragica partita, che si giocò nella prima domenica di vero caldo a Roma, si tolse il piumino, i guanti di montone e il cappello imbottito
Quando arrivò conciato così allo stadio gli amici quasi lo picchiarono, ma lui, candidamente, disse: «Ma dai, contro il Lecce non potevo morire di caldo». Sappiamo come è finita e di chi è stata la colpa. Oggi, dunque, non ci pensa nemmeno un attimo a lavare il cappelletto della Roma che indossa da novembre, quando è iniziata la rimonta. E vero, è sporco e unto e, a dirla tutta, fa anche un po schifo. Ma guai a toccarlo. In lavatrice ci finirà dopo.
Poi cè Pino, che con i suoi compagni guarda le partite in Tv. Anche questo per motivi rituali, dato che da quando hanno cominciato a farlo tutti insieme la Roma è partita a razzo. Ma domenica scorsa faceva davvero caldo e presentarsi nel solito salotto con i pantaloni invernali di sempre era da pazzi. Soprattutto per uno che lavora anche la domenica mattina e che, quindi, ci deve uscire di casa e tenerli addosso tutto il giorno. Sapete cosa ha fatto? Se li è cambiati in macchina sotto la casa dove va a vedere le partite rimanendo in mutande per strada per il tempo strettamente necessario al cambio. Se lo vedono lo arrestano.
A proposito di gruppi di ascolto, poi, come non raccontare quanto successo a Carlo e gentile consorte durante Roma-Inter? I due hanno avuto la malaugurata idea di chiedere a Sandro di poter andare a vedere la partita da lui. Sono amici di vecchia data, impossibile dirgli di no? Il problema è che anche la casa di Sandro è un ritrovo di scaramantici fino al midollo e quando gli altri del gruppo hanno saputo dellincursione dei due intrusi proprio in quella occasione sono cominciate le lamentele.
Che fare per riparare allalterazione degli equilibri astrali così faticosamente costruiti prima che quelli arrivassero? La soluzione è stata trovata da Guido: «Gli tireremo il sale in testa senza che se ne accorgono. Tranquilli, funzionerà». Detto, fatto e i due poveri Carlo e Donatella si sono ritrovati le teste piene di sale. Perché, si sa, dato che tirarglielo stava portando bene (Roma sull1-0, poi sul 2-1 e così fino alla fine) Guido, strategicamente posizionato dietro di loro, lo ha fatto per tutta la gara e quando la coppia è andata via sembrava che fosse stata investita da una montagna di forfora. Ovviamente debbono ancora essere informati del sortilegio al quale sono stati sottoposti.