
CORSPORT - Un episodio molto simile a quello che ieri ha visto protagonisti Totti e Ranieri al momento della sostituzione, si era già verificato quasi ventisei anni, con altri mitici interpreti della storia della Roma, Falcao e il grande Liedholm. In occasione del ritorno della finale di Coppa Italia, vinta 10 dalla Roma contro il Verona, il 26 giugno 1984, grazie a unautorete di Ferroni. Allandata, disputata al Bentegodi cinque giorni prima (il 21), i giallorossi avevano pareggiato 1- 1 ( gol di Cerezo). Quella seconda partita resterà impressa nella memoria dei tifosi della Roma, perché fu lultima di Liedholm (prima dei suoi ritorni) e del povero Agostino Di Bartolomei con la maglia giallorossa.
La Roma, pochi giorni dopo la grande delusione della Coppa dei Campioni persa ai rigori allOlimpico contro il Liverpool, riuscì a consolarsi con un altro trofeo. In quella gara Liedholm fu costretto a sostituire Bruno Conti dopo diciotto minuti con Strukelj, ma poi al 62' fece entrare un giovanissimo Giuseppe Giannini al posto del centrocampista. All80 il «Barone» richiamò lattenzione dellarbitro, il signor Casarin, per il terzo cambio: fece scaldare Vincenzi per inserirlo al posto di Pruzzo.
A quel punto Falcao corse verso la panchina per cercare di impedire quella sostituzione. Lepisodio fece scalpore, il brasiliano il giorno dopo si giustificò in questo modo: « In Coppa Italia si possono fare tre sostituzioni. Non lo sapevo, sono sincero. Alla Coppa Italia noi della Roma abbiamo cominciato a pensarci da pochi giorni e nessuno si è preso la briga di spiegarci il regolamento. Quando abbiamo visto il cartello per la sostituzione ci siamo allarmati. Io ero il più vicino, mi sono precipitato, ho anche spintonato Vincenzi. Non volevo che per un errore sfumasse la Coppa Italia. Non volevo offendere nessuno. Il mister ha capito subito. Non cè stato neanche bisogno di chiedere scusa». Liedholm commentò lepisodio con il suo solito stile: «Falcao è Liedholm in campo».