Quando anche Falcao provò (sbagliando) a far cambiare idea a Liedholm su una sostituzione

12/04/2010 alle 11:24.

CORSPORT - Un episodio molto simi­le a quello che ieri ha visto pro­tagonisti Totti e Ranieri al mo­mento della sostituzione, si era già verificato quasi ventisei an­ni, con altri mitici interpreti del­la storia della Roma, Falcao e il grande Liedholm. In occasione del ritorno della finale di Coppa Italia, vinta 1­0 dalla Roma contro il Verona, il 26 giugno 1984, grazie a un’au­torete di Ferroni. All’andata, di­sputata al Bentegodi cinque giorni prima (il 21), i giallorossi avevano pareggiato 1- 1 ( gol di Cerezo). Quella seconda partita resterà impressa nella memoria dei tifosi della Roma, perché fu l’ultima di Liedholm (prima dei suoi ritorni) e del povero Ago­stino Di Bartolomei con la ma­glia giallorossa.



La Roma, pochi giorni dopo la grande delusione della Coppa dei Campioni persa ai rigori al­l’Olimpico contro il Liverpool, riuscì a consolarsi con un altro trofeo. In quella gara Liedholm fu costretto a sostituire Bruno Conti dopo diciotto minuti con Strukelj, ma poi al 62' fece en­trare un giovanissimo Giuseppe Giannini al posto del centro­campista. All’80 il «Barone» ri­chiamò l’attenzione dell’arbitro, il signor Casarin, per il terzo cambio: fece scaldare Vincenzi per inserirlo al posto di Pruzzo.

A quel punto Falcao corse ver­so la panchina per cercare di impedire quella sostituzione. L’episodio fece scalpore, il bra­siliano il giorno dopo si giustifi­cò in questo modo: « In Coppa Italia si possono fare tre sostitu­zioni. Non lo sapevo, sono sin­cero. Alla Coppa Italia noi della Roma abbiamo cominciato a pensarci da pochi giorni e nes­suno si è preso la briga di spie­garci il regolamento. Quando abbiamo visto il cartello per la sostituzione ci siamo allarmati. Io ero il più vicino, mi sono pre­cipitato, ho anche spintonato Vincenzi. Non volevo che per un errore sfumasse la Coppa Italia. Non volevo offendere nessuno. Il mister ha capito subito. Non c’è stato neanche bisogno di chiedere scusa». Liedholm com­mentò l’episodio con il suo soli­to stile: «Falcao è Liedholm in campo».