Quando affrontò i contestatori dopo il ko a Bergamo

10/04/2010 alle 10:15.

IL ROMANISTA (M.IZZI) - La stagione 2000/01, grazie alla faraonica campagna acquisti realizzata dal presidente Franco Sensi era partita con un grande entusiasmo e fiducia. Il 3 agosto c’era stata la presentazione di Gabriel Omar Batistuta, con 13 mila tifosi in Curva Sud e tra questi anche Riccardo Totti, mentre suo fratello… Francesco, capitano della Roma, si lascia sfuggire: «Avrei voluto esserci anche io». Poi però, la fortuna sembra iniziare a voltare le spalle alla Lupa. Tra il 18 agosto e il 14 settembre arrivano gli infortuni ad Emerson (lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro), Eusebio Di Francesco (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro).

Ancora una volta Tommasi viene solo lambito marginalmente dalle responsabilità per la sconfitta. Capello lo mette in campo solo a 25’ minuti dalla fine del match, quando le sorti dell’incontro sono già pregiudicate.

Il 24 settembre, al si scatena la contestazione. L’ indomani il Corriere dello Sport titolerà: “Inferno a Trigoria”. Solo , Balbo e Guigou vengono risparmiati, la Società, in serata emanerà un comunicato a commento dell’episodio (“L’AS Roma, pur ammettendo la legittimità della contestazione deplora e denuncia con vigore gli eccessi cui alcuni tifosi si sono violentemente abbandonati...). Nel disorientamento generale Cafu dichiara addirittura di riflettere sulla possibilità di andare via. Tommasi reagisce invece come un leone. A Trigoria, assieme a , difende fisicamente Assuncao, quindi dichiara: «Fatico a commentare un episodio del genere, ma sono tante le cose che non capisco. Io rispetto i tifosi, ma anche nel contestare non bisogna mai superare certi limiti e questo lo dico e sono sicuro di essere compreso fino in fondo. Bisogna rispettare il lavoro di tutti». Nei giorni seguenti tra Tommasi e i tifosi ci sarà un ulteriore chiarimento e il rapporto con Damiano riuscirà, se possibile, maggiormente rinsaldato.