Precariato addio. Julio Sergio firma

10/04/2010 alle 08:54.

GASPORT - Franco Tancredi, 288 presenze con la Roma, campione d’Italia 1983, lo chiamavano Palletta. «Perché non ero un gigante ma schizzavo da un palo all’altro come, appunto, una palletta di gomma». Franco da Giulianova, classe ’55, portiere. Nonno Francesco anarchico, papà Lenin partigiano, la moglie Daniela innamoratissima (Pruzzo li chiamava «i fidanzati di Peynet»), le figlie Roberta e Flavia: un altissimo senso della famiglia. Alla Roma, attese due anni prima di scalzare Paolo Conti, detto Baffo.



Analogie Quanti punti in comune tra le due storie. L’altezza, assai ridotta. «Io ero 178 cm, Julio Sergio ampiamente sotto il metro e novanta. È un d’altri tempi: esplosivo e reattivo come me». L’attesa, per entrambi estenuante. «Io aspettai due stagioni, lui tre: credo che sia stato l’unico a credere in se stesso». L’educazione, una condizione esistenziale. «Io ero schivo, lui mi sembra una persona seria, un professionista esemplare, mai una polemica. È proprio un calciatore d’altri tempi — conclude Tancredi —. E chissà che pure lui non riesca a vincere lo scudetto, me lo auguro con tutto il cuore».



«Poveraccio» Altri tempi o altra categoria. Anche per lo stipendio. Per carità, cifre dignitosissime pure in tempi di crisi, ma cosa sono 250.000 euro l’anno nella prima fascia della serie A? All’Inter forse pure i magazzinieri guadagnano di più. Stiamo parlando di un che rischia di laurearsi campione d’Italia, e magna cum laude. Stupefacente per continuità di rendimento, si è lasciato alle spalle senza rimpianti il vice della Seleçao, il Doni caduto in disgrazia e in odore di cessione, che però guadagna 2 milioncini l’anno. I suoi rivali scudetto, invece, beccano 16 volte di più (Julio Cesar e Dida: 4milioni netti), il mitico Buffon 22 volte di più, 5,5. Eppure, la media voto Gazzetta di Julio Sergio, 6,39 (come Castellazzi), è seconda solo a quella di Abbiati (6,44) e Storari (6,5).



Finalmente l’aumento Forte, economico, e pure precario. Il suo contratto scade il 30 giugno. A gennaio si è fatto sotto il che metteva sul piatto il ritorno di Amelia, ma Ranieri ha bloccato tutto. Quanto deve aspettare ancora Julio Sergio? Va bene che è un signore e non fa polemiche, ma nemmeno trattarlo da fesso. Pare che la Roma si sia finalmente decisa, entro dieci giorni, quindici massimo, accetterà la proposta avanzata dal procuratore Alessandro Lucci: rinnovo quadriennale da 1 milione netto (più premi) a stagione. La trattativa èmolto avanzata, manca solo l’ultima stretta di mano. Dovuta, ad un gentiluomo come Julio Sergio.