Pizarro: Roma, io ci credo

04/04/2010 alle 12:48.

CORSPORT (P.TORRI) - Centosettanta centimetri, gli annuari sono sempre generosi, di cal­cio. Ancora lui, David Marcelo Cortes Pizarro. Ancora il migliore in campo. Se volete stare tranquilli, fategli gio­catore, uno, cento, mille palloni. Ra­nieri lo ha capito, i compagni pure. E lui gestisce palla, indica la via, dise­gna geometrie, corre e quando c

TRASCINATORE - Attorno alluomo del Cile, però, la Roma ha fatto quello che doveva fare: « Siamo felici di que­sta vittoria, costruita nel primo tem­po e gestita nel secondo. Abbiamo spinto forte fino al momento del gol del vantaggio, poi abbiamo cercato anche di fare il secondo, ma badando bene a non lasciare opportunità ai nostri avversari che con la loro velo­cità in questo campionato erano riu­sciti a mettere in difficoltà tutti. Il Ba­ri ha avuto di fatto solo unoccasione, per il resto la Roma ha fatto tutto be­ne. E ora non abbiamo nessuna inten­zione di frenare, vogliamo arrivare in fondo per provare a dare concretezza al sogno che stanno vivendo i nostri tifosi, che pure qui a Bari, sono stati fantastici, la nostra curva è stata uno spettacolo dal prepartita al fischio fi­nale. Ora cominciamo alla prossima, lAtalanta, domenica prossima al­lOlimpico, già sappiamo che sarà durissima, loro verranno a giocarsi la salvezza, ma noi inseguiamo un so­gno e non possiamo sbagliare niente » .

SEI FINALI - Con un Pizarro così, si può. Anche se il cileno, come è giusto che sia, ha voluto dividere i meriti con tutti, titolari e panchinari, in una Roma che da qualche tempo sembra essere spinta da un pensiero unico. Mancano ancora sei tappe, cè ancora lo spazio per il grande ribaltone e, pe­raltro, non era quello di ieri il turno in cui si po­teva immaginare di ag­ganciare il primo posto, oltretutto della Roma per una decina di minuti abbondanti nel corso del primo tempo, dal gol di Vucinic a quello di Thia­go Motta a San Siro: « Il calendario conta poco, è sempre stato così nel calcio italiano, non dob­biamo pensare a partite facili o più complicate. Saranno tutte durissime. Il nostro obbligo è di non mollare mai e su questo potete contarci perché questa Roma è fatta di uomini veri. Stiamo bene e vogliamo continuare così. Anche con la formula del triden­te stiamo dimostrando di poter rega­lare un calcio vincente, qui a Bari ab­biamo segnato un solo gol ma è stato sufficiente, ma io sono convinto che con le tre punte di gol ne potranno ar­rivare ancora parecchi. Credo nello scudetto, è importante crederci, e ci crediamo tutti, pur avendo il massi­mo rispetto delle nostre avversarie. Noi continueremo a lavorare con unidea fissa in testa, quella di rega­lare un sogno ai nostri tifosi. E tosta, ma questa Roma può farlo » .

Seguendo le tracce del cileno.