CORSERA - Il derby di Roma comincerà alle 18.30. Risultato di una mediazione tra problemi di ordine pubblico ed esigenze televisive. La decisione è stata presa dal prefetto, Giuseppe Pecoraro, dopo una serie di contatti con la Lega calcio, le due società e le emittenti televisive. Quello dellorario del derby di Roma è un vecchio problema. I sindacati di polizia hanno sempre denunciato che la collocazione in orario notturno (dettato dai desiderata delle tv) acuiva i pericoli di una partita a rischio e richiesto che si giocasse «sotto la luce del sole».
Lideale sarebbe stato fissare il fischio dinizio alle 15 per favorire anche il deflusso in orario diurno, deterrente da non sottovalutare degli episodi di violenza. Lega e Sky hanno fatto sapere che consideravano la gara da «prime time» serale, ma dessere pronte a inchinarsi allordine pubblico. Chiedendo, ove possibile, di salvaguardare il post-partita delle partite 15 e di poter disporre di un ampio pre-partita del derby. Ecco, allora, lorario delle 18.30, che consentirà lafflusso degli spettatori «con la luce». Tutti contenti? No. Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, ha esternato la sua insoddisfazione per il modo in cui è stata gestita la vicenda. «Rispettiamo ha dichiarato la decisione delle autorità competenti di cambiare lorario di svolgimento del derby, ma segnaliamo ancora una volta che i tifosi vengono trattati come cittadini di serie B, a cui non è neanche dato modo di programmare per tempo lorario di svolgimento di una partita. Non è la prima volta che ciò accade anche perché in questi ultimi anni i diritti di chi compra un biglietto per vedere la partita sono stati sempre sottomessi ai diritti televisivi o a problemi di gestione dellordine pubblico»