Non solo Vucinic. La Roma comanda anche tra i baby

21/04/2010 alle 12:14.

IL ROMANISTA (V.META) - Cos'hanno in comune un attaccante montenegrino dall’aria sempre un po’ svagata e un ragazzino di nove anni che più sveglio non si può? Ebbene, a entrambi è toccato in sorte di decidere una stracittadina. Il principe Vucinic e il pulcino Petrungaro hanno infatti messo il sigillo sulla vittoria della Roma nel derby di ritorno delle rispettive categorie.

Le loro sono però solo le prodezze più recenti in una stagione che ha visto la Roma prendersi la supremazia cittadina per ben tredici volte su diciannove. Nelle restanti sei occasioni, sono arrivati tre pareggi e tre vittorie della Lazio. Alla prima squadra c’ha pensato la premiata ditta Marco&Mirko, protagonista di serate difficili da dimenticare. A pochi metri da loro, però, si allenano ogni giorno tanti altri ragazzi vincenti, che forse mai come quest’anno alla Lazio hanno lasciato a malapena le briciole. Sono i ragazzi del settore giovanile, il tesoro più grande su cui la Roma può contare. Giovani, carini e soprattutto capaci di lasciarsi i cugini alle spalle in tutte le categorie. Un dominio pressoché incontrastato, dalla Primavera in giù, che in alcuni casi ha toccato picchi di esaltazione estrema.

Procediamo con ordine. Nel complesso, in questa stagione, sono stati disputati 17 derby nelle giovanili, 13 nei campionati e 4 in altrettanti tornei. La Roma ne ha vinti 11, cioè più o meno i due terzi. Nelle restanti sei occasioni, 3 sono stati i pareggi e 3 le vittorie biancocelesti. Sì, avete capito bene, tre su diciassette.

A conquistare il primo derby stagionale sono gli Allievi Nazionali, grazie al 2-0 firmato Bongoura Thiam e Falasca. Quella che i ragazzi di Stramaccioni impartiscono ai laziali il 24 ottobre scorso è un’autentica lezione di calcio. E per assicurarsi che i cugini abbiano appreso bene, al ritorno Ciciretti e compagni gliene rifilano altri due. Stavolta a segno vanno Caprari (splendida la rete di Gianluca) e Caratelli, che festeggia imitando il gesto di Luca Toni. Contro la Roma dei ’93, per la Lazio non c’è mai stata storia.

Di un anno più giovani, gli Allievi Regionali sono i primi a sbancare il “Gentili”. Succede nel derby d’andata, che i giallorossi stravincono per 5-1. Sì, proprio come quella volta nel 2002. Solo che qui a mandare fuori giri la difesa laziale non c’è Delvecchio, ma Terriaca. Due reti per lui, che si aggiungono ai centri di Verre, Ceccarelli e Cittadino. Il ritorno a Trigoria è decisamente meno esaltante, con Frediani che fissa la partita in parità dopo il vantaggio biancoceleste.

Unica parentesi sfortunata in una serie altrimenti gloriosa è quella dei Giovanissimi Regionali. All’andata al “Gentili” i ’96 di Manfré danno spettacolo, ma escono sconfitti di misura. Un girone più tardi, ormai lanciatissimi, vanno in vantaggio due volte (con Adamo prima e Steri poi), per poi vedersi beffati in zona Cesarini dal 2-2 laziale. Peccato.

A vendicarli ci pensano i “fratelli maggiori” dei Giovanissimi Nazionali, visto che il loro derby si gioca ad appena ventiquattr’ore di distanza. Sarà che in panchina c’è Vincenzo Montella, sarà che quest’anno non hanno avuto pietà di nessuno, fatto sta che Romagnoli e compagni si rendono protagonisti di due autentiche imprese. La prima all’andata, quando la Lazio risponde alla rete di Ferri, ma poi deve arrendersi alla prodezza di Cristian Anastasio, l’eroe per caso che in pieno recupero regala alla Roma un successo che fa dire a Montella «mi sono emozionato». La seconda nel match di ritorno, che i giallorossi si aggiudicano quasi con nonchalancegrazie alle reti di Ferri, Catania e Lucatelli. Quando si dice che l’allenatore trasmette un certo spirito alla squadra.

Fra i derby più attesi c’erano senz’altro quelli della Primavera. L’andata si gioca a Trigoria otto giorni prima della notte stregata in cui l’Olimpico è ai piedi di Cassetti. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, i  boys giocano una partita che rasenta la perfezione. Al vantaggio di Bertolacci (un altro che con la Lazio sembra averci preso gusto) risponde nel secondo tempo la rete di Zamblera che vale il definitivo 2-0. Al fischio finale, mentre i giocatori lanciano maglie ai tifosi, una voce anonima fotografa la realtà con mirabile esattezza: «C’hanno proprio la cultura della sconfitta...». Tutt’altra storia nella gara di ritorno, disputatasi a Formello un paio di settimane fa. Una Roma stanca e nervosa trova il gol con Sciarra, ma poi si fa raggiungere e rimontare nella ripresa.

Da incorniciare anche i derby dei più piccoli di tutti, i Pulcini allenati da Sandro Baroni. Il primo, andato in scena a Trigoria pochi giorni prima di Natale, finisce con la Roma raggiunta in extremis sul 2-2, al termine di una gara illuminata da due grandissimi gol di Dell’Aquila e Pezzella. I Millennum kids, però, si prendono una gustosa rivincita al ritorno, andando a battere la Lazio in casa sua grazie al match-winner Petrungaro.

Ultimi a scendere in campo, gli Esordienti 98. 3-2 il punteggio con cui i ragazzi di Muzzi si portano a casa il derby d’andata. A segno vanno i due bomber della squadra, e Romani, nonché il centrocampista Urso. La partita di ritorno si sarebbe dovuta giocare sabato scorso a Trigoria, ma il tecnico romanista ha chiesto e ottenuto il rinvio per avere a disposizione un campo in sintetico.

Discorso a parte meritano i derby che si sono disputati nei tornei. Anche qui il bilancio è tutto a favore della Roma, vincitrice in tre occasioni su quattro. La metà dei successi si deve alla Primavera, che in autunno batte la Lazio per due volte nel giro di soli cinque giorni. Prima al “Wojtyla”, con il 3-1 firmato Sciarra (doppietta) e Citro. Poi nel Memorial “Franco Sensi”, in cui a decidere è una rete dal dischetto di . L’atmosfera natalizia influenza, evidentemente, le sorti del derby nei quarti di finale del “Saliola”, quando gli Allievi Regionali regalato di fatto alla Lazio il gol del definitivo 1-0. La Roma si può riscattare a Pasqua, grazie ai soliti Giovanissimi Nazionali. Nella finale del Memorial “Di Nitto”, i Top Gun boys schiantano nuovamente i cugini con un perentorio 4-0 firmato Casciani, Lucatelli, Battaglia e Fedeli. In totale, dunque, arriviamo a 11 vittorie su 17.

Crescono bene questi ragazzi, no?