IL ROMANISTA (F.BOVAIO) - Un giorno, speriamo non troppo lontano, qualcuno ci spiegherà perché ogni volta che la Roma si avvicina a una vittoria importante o sta per compiere unimpresa è costretta a rinunciarci subendo una delusione atroce determinata da evidenti errori arbitrali. E una storia che conosciamo bene e che domenica sera ha aggiunto un altro episodio ai suoi già tanti capitoli.
Un scippo degno di quello di cui rimase vittima la bella Roma di Viola e Liedholm nell81 per il gol della vittoria annullato da Paolo Bergamo a Turone nello scontro diretto di Torino con la Juve a tre giornate dalla fine. Se la Roma vince soffia ai bianconeri il primo posto e i giochi sono fatti. Ma un provvidenziale fuorigioco si trova sempre per fermarla e il tricolore viene indirizzato verso la real casa, mentre a noi resta la rabbia di chi ha subito uningiustizia. Un sentimento che ci è capitato di provare, purtroppo, anche nella seconda stagione di Zeman (1998-99), quando ci fu un tale corollario di decisioni sbagliate a danno dei giallorossi da far proprio pensare a una vendetta nei confronti del primo che aveva avuto il coraggio di parlare di finanziarie e farmacie da far uscire dal calcio. Il boemo, appunto, che non vinse un derby per 4-3 in rimonta perché Farina e i suoi assistenti videro un fuorigioco inesistente di Delvecchio e che si vide assegnare un rigore contro a Udine per un mani che non cera - lo stop era di petto - di Aldair che era pure fuori area di almeno un metro. Per non parlare del famoso rigore non avuto a Torino sempre contro la Juve nel campionato precedente per lo sgambetto su Gautieri. Larbitro era Messina.
E che dire di quel
Roma-Juve 1-2 del 5-2-2005 in cui Racalbuto dette per buono il gol in fuorigioco di Canna- varo e assegnò un rigore alla Juve per un fallo (tra laltro non commesso) di Dellas su Zalayeta fuori area di al- meno un metro? Pensate: in A Racalbuto non dava un rigore da 33 partite, ovvero da quasi due anni! Lultimo era stato in Reggina-Udinese 3-2 del 2-3-2003. La Roma, in quel caso, era in corsa solo per una qualificazione europea, ma la rabbia montò ugualmente, così come accadde allindomani di
Milan-Roma 1-0 di sabato 7-12- 2002, decisa da un
gol di Inzaghi viziato da un suo fallo di mano in partenza dellazione. Un tocco così evidente del quale, però, non si avvidero né Collina (a quei tempi arbitro di campo) né i suoi assistenti. Tra questi Puglisi, che sullo 0-0 aveva rilevato un inesistente fuorigioco di Cafu (ancora romanista) che salvò il Milan da un rigore che nessuno avrebbe potuto negare, vista la trattenuta di maglia alla quale il brasiliano fu sottoposto da Chamot. Insomma, anche lattuale designatore ne avrebbe di errori da farsi perdonare dalla Roma e poiché anche il mite e mai polemico
Ranieri laltra sera lha chiamato in causa, gli rifacciamo la domanda: Cosa ne pensa dellarbitraggio di Damato in Roma-Sampdoria 1-2?. E ancora: Visti i falli di mano di
Mexes e Juan che ci sono costati punti pesanti a Napoli e Livorno (entrambi chiaramente involontari, come da lei stesso dichiarato) che ne pensa di quello di Zauri, volontario, non visto laltra sera dallarbitro pugliese?. Attendiamo risposta. Intanto dobbiamo amaramente prendere atto che anche stavolta chiuderemo il campionato con lamarezza di aver subito un furto.