CORSPORT (E. INTORCIA) - Lo scudetto si vince con le piccole. Anzi, meglio chiamarle ultime, visto che nella pazzesca classifica di questanno capita anche di vedere la Lazio al quintultimo posto. Bene, lo scudetto si vince (o si perde) con le ultime: assioma vecchio come il calcio, valido più che mai in una volata scudetto così serrata in cui sono i dettagli a fare la differenza. Per la Roma recuperare un punto sullInter vuol dire scudetto, per il Milan mangiarne quattro ai cugini nerazzurri è condizione necessaria, ma non sufficiente, per limpresa tricolore.
Per la Roma recuperare un punto sullInter vuol dire scudetto, per il Milan mangiarne quattro ai cugini nerazzurri è condizione necessaria, ma non sufficiente, per limpresa tricolore.
Gli scontri diretti sono andati. Ma più che il doppio brindisi nel derby, e nonostante il ko di Roma, a tenere lInter di Mourinho ancora davanti a tutti è il ritmo elevato che la formazione nerazzurra finora ha saputo mantenere quando si è trattato di affrontare quelle che oggi sono le ultime otto della classe, dal Chievo al Livorno.
Anzi, per dirla tutta sono proprio i toscani ad aver fatto un favore allInter e a fare la differenza: sconfitti andata e ritorno dai nerazzurri, gli amaranto hanno saputo togliere parecchi punti alle due rivali, ben cinque alla Roma (confermandosi in qualche modo un tabù per i giallorossi, un po come era avvenuto due anni fa) e quattro al Milan.
CHI PERDE CON LE PRIME DODICI - Viceversa, la squadra di Mourinho, rispetto a Roma e Milan, ha finora lasciato un po di punti negli scontri con le prime nove squadre alle spalle del terzetto di testa, per intenderci dal Palermo al Cagliari, 12° in classifica a quota 40. LInter ha raccolto 28 punti in 16 gare, con una media di 1,75 a partita. E riuscita a fare 6 punti su 6 solo con il Cagliari, si è fatta portar via 5 punti dalla Sampdoria e 4 dal Bari, e ha perso allandata con la Juve, da affrontare subito dopo la Fiorentina.
Roma e Milan, invece, con le nove squadre alle proprie spalle hanno mantenuto un ritmo identico, di 2 punti a partita. La squadra di Ranieri ne ha messi da parte 28 in 14 gare: per ora ha fatto bottino pieno solo con la Fiorentina, però può ripetersi con il Bari subito e poi con il Parma. Juve e Genoa le rivali a cui ha lasciato più punti, tre.
Per Leonardo, invece, la bestia nera è il Napoli: gli azzurri gli hanno soffiato ben 4 punti e, con il Palermo (che però ospiterà il Milan alla 35ª giornata), sono lunica squadra che i rossoneri non sono riusciti a piegare. Nelle ultime sette giornate, a partite dalla gara di domani a Cagliari, il Milan incontrerà sei squadre di prima fascia: dal Palermo al Genoa, dalla Fiorentina al big match con la Juve allultima domenica di campionato, è qui che i rossoneri dovranno trovare i punti per avvicinarsi alla vetta.
CHI PERDE CON LE ULTIME - Quello che invece il Milan non può fare è migliorare sensibilmente la media con le ultime otto. Finora ha ottenuto 32 punti in 15 gare (2,13 di media) e anche battendo il Catania dopo Pasqua non riuscirebbe a migliorare la media che di pochi centesimi (arrivando a 2,18). Sensibile la differenza di passo con lInter: Zanetti e compagni hanno raccolto finora 28 punti in 11 partite (2,54 di media) e hanno perso punti solo contro Catania (una vittoria e una sconfitta) e Atalanta (il pari dellandata). E ancora: da qui alla fine affronterà cinque delle ultime otto in classifica, tutte (tranne lAtalanta, appunto) già battute allandata. La Roma si colloca nel mezzo, comunque più vicina al Milan che alla capolista. Con 29 punti in 13 gare, contro le ultime ha una media di 2,23. A parte il Livorno (un pari e un ko), ha perso punti con lUdinese (3) e Catania (2), facendo bottino pieno con il Bologna e potendo ripetere lo stesso risultato con Atalanta, Lazio e Chievo.
La volata scudetto, così, racchiude un piccolo grande paradosso. Scontri diretti a parte, è con le ultime che lInter ha costruito il primato, sbagliando solo due partite. Ed è a loro, alle ultime, che Roma e Milan chiedono ora una mano.