IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Ora nello spogliatoio della Roma si respira unaria frizzantina». A confessarlo, ai ragazzi della scuola calcio della Spes Artiglio dove ha partecipato ad uniniziativa organizzata dal suo sponsor tecnico (la Nike), è Mirko Vucinic.
scuola calcio della Spes Artiglio dove ha partecipato ad uniniziativa organizzata dal suo sponsor tecnico (la Nike), è Mirko Vucinic. La cosa che il montenegrino non sa, o forse non se ne è ancora reso bene conto, è che laria frizzantina da domenica pomeriggio si respira non solo nello spogliatoio giallorosso, ma in tutta Roma. E laria del sorpasso effettuato, laria di una parola che non si pronuncia per scaramanzia più che per altro. E laria dello scudetto, che però è ormai diventato un chiodo fisso per tutti, e anche per Mirko. «Io mi sento molto bene, e allo scudetto ci penso», così come pensa al derby di domenica prossima che sarà una tappa fondamentale verso il 16 maggio. «Speriamo di vincere. Non è tanto importante che io segni nel derby, è importante che noi giochiamo una bella partita e soprattutto che vinciamo. Non dobbiamo guardare la classifica perché non ci sono favoriti. In partite come il derby si parte alla pari» ha confessato poi ai microfoni di Sky nel tardo pomeriggio allo store Nike di via del Corso. Con lAtalanta è arrivato lundicesimo gol in campionato (il sedicesimo stagionale) che ne fanno il miglior marcatore giallorosso «grazie ad una paperelladi Consigli» e che ha portato altri tre punti pesanti dopo quelli di sabato scorso a Bari. Dopo il gol del San Nicola ha voluto fare una dedica particolare. «Quella che ho cantato davanti alla telecamera è una canzone degli ultras del Lecce. Lì ho vissuto sei anni bellissimi, e i tifosi mi sono rimasti nel cuore».
Come quelli della Roma, che lo chiamano, lo incitano, qualcuno lo guarda anche dalle finestre dei palazzi che sovrastano il campo sportivo. Ci sono ragazzine che piangono quando lo vedono. Alcuni gli chiedono di Francesco Totti. «Giocare con lui è unemozione bellissima. Francesco sarà la nostra arma in più in questo finale di campionato». Un finale in cui la Roma dovrà cercare di mantenere il primato conquistato domenica pomeriggio. «E una sensazione molto bella, speriamo che continui ancora a lungo. Abbiamo la testa per arrivare fino in fondo e si è visto per quello che abbiamo fatto finora. Poche squadre al mondo sarebbero riuscite a raggiungere e poi sorpassare lInter. Limportante è non mollare, fino alla fine». Se a settembre qualcuno avesse pronosticato una Roma in testa alla classifica a cinque giornate dal termine, sarebbe stato preso per pazzo. Ma allinterno dello spogliatoio cè sempre stata sicurezza e convinzione nei propri mezzi. «Quello che abbiamo passato ad inizio campionato ci ha fatto capire tante cose e ci hanno dato la forza. La sicurezza è venuta dal nostro gruppo, è grazie alla compattezza del gruppo che ci siamo tirati fuori dai guai. Le difficoltà dellInter? Siamo abituati a guardare in casa nostra, noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a vincere le partite che mancano fino alla fine». Per Mirko sarà comunque unestate calda, perché ora tutta lEuropa calcistica sembra essersi accorta di lui. E presto a Trigoria potrebbero arrivare offerte importanti, da squadre di primissima fascia. Lui, per ora, non ci pensa. «Io voglio solo finire questo bellissimo campionato con la Roma, poi si vedrà...Io ho sempre detto che a Roma sto bene».