
CORSPORT - A Claudio Ranieri farà piacere leggere questa intervista. Jeremy Menez è stato forse uno dei giocatori con i quali ha dovuto lavorare di più per gestirlo. Lo ha rimproverato, punito, perdonato, esaltato, quando finalmente ha accettato le sue regole. Oggi Menez è molto felice.
LERUZIONE - E un gran momento per il giovane francese, che ormai è diventato nella Roma un giocatore di prima fascia. Ranieri ha promosso la sua crescita: « Menez è un campione, ora ha capito che deve fare sia la fase offensiva che quella difensiva» . Così negli ultimi mesi Menez ha ritrovato il sorriso e un posto da titolare: «Sto talmente bene che posso giocare a destra, a centro o a sinistra. Non mi pongo problemi. A centrocampo o in attacco, per me è lo stesso. Do tutto per la squadra. Sono più completo e rigoroso tatticamente. Ho trovato il mio percorso, mi sento appagato. Alla Roma mi sono fatto il mio nido». E completamente coinvolto nel gruppo, ha sposato la causa giallorossa. E vive con emozione questo momento magico della squadra: «Siamo su un vulcano. I tifosi sono in ebollizione dopo la nostra vittoria nel derby e dopo il primo posto. A Roma sta succedendo qualcosa di incredibile, ma non bisogna esaltarsi. Abbiamo un punto di vantaggio sullInter e mancano quattro partite, di cui la prossima determinante contro la Samp. Non abbiamo ancora raggiunto lobiettivo, lo scudetto è ancora lontano».
SPERANZA MONDIALE - La crescita con la Roma lo ha portato sotto i riflettori anche in Francia. Di Menez si parla in chiave Nazionale e Ribery lo considera il giovane più forte. Il giovane attaccante della Roma spera di poter andare in Sudafrica: «Ci credo fino in fondo, dire il contrario sarebbe mentire». Domenech negli ultimi tempi lo ha perso di vista. Ma la Roma capolista desterà anche lattenzione dello scorbutico commissario tecnico francese. Menez domani contro la Sampdoria giocherà titolare. AllOlimpico si esalta, i tifosi gli vogliono bene. Domenica scorsa il suo ingresso nel derby, al posto di capitan Totti, è stato determinante. Menez non si è sentito in soggezione nel clima infuocato. Ha litigato con i laziali e ha festeggiato sotto la curva nel finale. Ormai questo francese un po snob è diventato uno da Roma.