Marchio Vucinic la spinta in più

18/04/2010 alle 13:31.

CORSPORT (P. TORRI) - Per dire la nuova dimensione in cui si è proiettato Mirko Vucinic. Se pro­vaste a fare un sondaggio per conoscere la risposta alla domanda nel tridente del­la Roma, chi è l'attaccante più certo di giocare?, l'esito percentualmente mag­giore, almeno per quello che abbiamo sentito noi in questi ultimi giorni, direb­be l'uomo del Montenegro. E può essere soltanto tan­ta roba ricordando, maga­ri ai più distratti, che gli altri votabili si chiamano Francesco Totti, Luca Toni e, volendo esagerare, pure Julio Baptista e Jeremy Menez.
Sedici gol in stagione, undici in campionato, cin­que nelle coppe, assists mica pochi, giocate da campione, spesso decisivo nelle partite che contano, leader acquisito di una Ro­ma che stavolta ..



Sedici gol in stagione, undici in campionato, cin­que nelle coppe, assists mica pochi, giocate da campione, spesso decisivo nelle partite che contano, leader acquisito di una Ro­ma che stavolta dice derby e pensa scu­detto. E ora c'è il derby. Una di quelle partite da Vucinic. Alla Lazio, sin qui, ha segnato solo una volta, in un tre a due giallorosso. Ha segnato il gol da tre pun­ti a Bari, ha fatto il primo all'Atalanta, è

in calore il montenegrino, continuare a segnare in questo derby, il più impor­tante fin qui che ha giocato, sarebbe la ciliegina su una torta che lo ha restitui­to alle copertine per quello che è, un campione, ventisette ancora da compie­re, un giocatore in grado di fare la diffe­renza.



ALTRA IDEA - La stagione, per lui, era co­minciata nel peggiore dei modi. Un nuo­vo intervento al ginocchio proprio nel bel mezzo della preparazione, un mese per recuperare, un inizio di stagione che lo aveva visto contestato e spernacchia­to,

non fa mai gol, da chi oggi ha cambia­to totalmente idea. La prima rete realiz­zata all'undicesima giornata, al all'Olimpico, la partita da dove è comin­ciato tutto, la Roma arrivava da tre scon­fitte consecutive, la
­stazione era al top, tre punti con il e via per questa grande Roma,
ventitrè partite senza sconfitte, la legittimazione di poter davvero parlare di scudetto, con Vucinic, da quel gol al in poi, sempre più protagonista.



SEMPRE IN CAMPO - Clau­dio Ranieri al montenegri­no non ha mai voluto ri­nunciare. Lo ha fatto gio­care sempre, anche quan­do aveva ancora bisogno di lavorare per raggiungere la migliore condizione fisi­ca, considerandolo sempre più un giocatore fondamentale. Vucinic lo ha seguito e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La chiave di tutto è stato un consiglio, non ti preoccupare se il gol non arrivata, gioca da attaccante ester­no.

Il montenegrino se ne è convinto, la­sciando nello spogliatoio quelle tituban­ze che lo avevano limitato in preceden­za. Non è un caso che, proprio quest’an­no, diversi club europei abbiano messo gli occhi su di lui, il Bayern Monaco, il Manchester , pare pure il Barcello­na. Lui vuole rimanere a Roma, la Roma non lo vuole cedere nella convinzione che Vucinic rappresenti il presente e il futuro. Intanto oggi il presente si chiama derby. Il montenegrino è pronto.