Lo sprint delle grandi alleanze

20/04/2010 alle 11:04.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Tre punti lì, sono facili facili. Quella squadra se la gioca, invece. E l’altra? Verrà asfaltata senza dubbio. Parole, parole, parole. Roma da una parte, Inter dall’altra vanno avanti, i loro sostenitori fanno i conti, stilano le famose tabelle. E poi ancora: quella è partita vera, nell’altra gli avversari si consegnano, manco un dubbio. Si doveva consegnare la Fiorentina contro la squadra di Mourinho, invece picche; la Roma doveva avere vita facile contro l’Atalanta, invece niente;

La formazione di Mourinho invece domenica riceve l’Atalanta, poi va a Roma contro la Lazio, quindi a San Siro con il Chievo e finale a Siena, la strada dei nerazzurri. Facendo due conti, cioè i conti di prima, i giallorossi hanno una partita vera, contro Del Neri, mentre l’Inter contro l’Atalanta. Genovesi e bergamaschi hanno obiettivi seri da perseguire, quindi non ci sono palloni da nascondere. Poi, il resto è noia: la Roma asfalterà Parma, Cagliari e Chievo, l’Inter vincerà facile con Lazio, Chievo e Siena. L’Inter spera nell’interismo di Cassano e dell’amicizia del barese con Mourinho, anche se Antonio è legato pure alla Roma, pure per questioni famigliari. Ranieri si augura in uno sgambetto dell’Atalanta all’Inter, non solo per motivazioni calcistiche, ma anche per i rapporti non idillici tra le due società nerazzurre.

E si aspetta dal Chievo, che già il 21/04/2002 (il 5 maggio era alle porte...) aveva tolto punti pesanti all’Inter di Cuper e Ronaldo, che bissi quella giornata, che fece infuriare Moratti, il quale vedeva nella società veronese e in Campedelli tifoso interista, un’area amica. Lo era, in effetti, da quella volta un po’ meno.

E infine l’Inter col Siena, squadra senza motivazioni all’ultima giornata. Ma dal presidente senese Massimo Mezzaroma fino a qualche protagonista, Rosi e Curci su tutti, c’è molto di Roma e romanismo, altro che Mezza... In mezzo, appunto, c’è Lazio-Inter: qui i biancocelesti non si possono certo vedere come alleati dei romanisti, per ovvi motivi. A meno che, quel giorno, la Lazio non sia ancora invischiata nella lotta per non retrocedere. Difficile, però. Lazio, un ruolo strano.

Certo, anche Mourinho può contare su qualche “alleato”. Di Cassano, già detto. Poi, nella lazialità di Pietro Leonardi, del Parma, in seguito nell’ardore agonistico di Daniele Conti, che contro la sua Roma ha sempre dato il sangue e infine proprio in quel Chievo che, non matematicamente ma virtualmente salvo, può all’ultima giornata avere voglia di fare ancora qualcosina prima delle vacanze estive. Tutte alleanze. Beato chi ci crede.