IL ROMANISTA - "Bisogna alzarsi in piedi e applaudire la Roma". Così lunedi 29 marzo il ct azzurro Marcello Lippi aveva elogiato pubblicamente gioco e rimonta in campionato dei giallorossi. Fatto oggettivo ed evidente - aveva aggiunto - "sotto gli occhi di tutti". Parole spontanee che non si fermarono lì. Perché nelle stesse ore uguali e maggiori complimenti lallenatore campione del mondo li aveva fatti anche privatamente, con una telefonata diretta e amichevole con Claudio Ranieri, lartefice del miracolo.
Lippi aveva elogiato pubblicamente gioco e rimonta in campionato dei giallorossi. Fatto oggettivo ed evidente - aveva aggiunto - "sotto gli occhi di tutti". Parole spontanee che non si fermarono lì. Perché nelle stesse ore
uguali e maggiori complimenti lallenatore campione del mondo li aveva fatti anche privatamente, con una telefonata diretta e amichevole con Claudio Ranieri, lartefice del miracolo. Parole di stima quelle scambiate tra i due, che hanno anche concordato in linea di massima una visita di Lippi a Trigoria per la fine di aprile. E comunque dopo il derby capitolino. Proprio come aveva fatto tempo fa con la Juventus provocando anche qualche piccola polemica sul fatto che non era andato a far visita allInter alla Pinetina («non cè neanche
un italiano»).
Tra poco, dunque, toccherà alla Roma. Quando? Come abbiamo detto non prima della fine del mese e sempre che la Roma possa rilassarsi un attimo (cosa molto difficile) visto limpegno in corsia di sorpasso. A quel punto, scavallato limpegno più ostico, se ne saprà senza dubbio di più sulla volata scudetto e Lippi avrà modo di parlare con più tranquillità col tecnico e non solo. Già, perché a quel punto saremo a poche settimane dalle ultime rifiniture per le convocazioni ufficiali per il SudAfrica. E quel «tutti in piedi ad applaudire la Roma» dà tanto la sensazione che ai Mondiali potrà esserci un sostanzioso blocco giallorosso. Dando per scontata la "chiamata" di De Rossi, resta da decidere il destino di altri tre romanisti: Totti, Toni e Perrotta. Quella sul capitano è la decisione più attesa. I due, si sa, si stimano. Hanno un grande rapporto, nato in occasione
del grave infortunio di Francesco prima del Mondiale tedesco. Lippi lo aspettò, Totti non ha dimenticato ed è pronto a tornare sui suoi passi per dare una mano, se ci saranno tutte le condizioni, agli Azzurri. Il gruppo mondiale di Lippi ha dato lok al suo ritorno. Ci sono insomma tutte le basi perché il nuovo matrimonio
venga celebrato. Restano però da valutare le condizioni di Francesco che, in fin dei conti, ha giocato meno di una settimana fa la prima partita da titolare dopo una vita. Dopo il derby avrà altri 180 minuti nelle gambe e
prendere una decisione sarà più semplice.
Sembra invece essere una scelta quasi obbligata quella su Luca Toni. Come si fa a non chiamare uno che viaggia alla media di un gol a partita e che, arriverà a fine campionato in forma eccellente? Non si può e Lippi lo ha detto chiaramente («Potrei mai scegliere chi è meno in forma?»).Una frase in cui potrebbe anche inserirsi loutsider Cassetti? Forse, perché no? Quello che rischierebbe maggiormente in questa chiave sarebbe Simone Perrotta, che peraltro negli ultimi tempi è stato condizionato da alcuni problemi alla schiena.
Ma quattro anni fa la situazione per Supersimo era simile. Non doveva andare in Germania, e invece fu uno dei protagonisti. Ora la storia si potrebbe ripetere, a patto che nel finale di stagione torni a volare, che torni a divorare chilometri e ad inserirsi da dietro come solo lui sa fare. Il discorso per ora non è stato minimamente
affrontato da Lippi e nulla deve turbare lo sprint in campionato di tutto lambiente giallorosso. Una volata che al momento appare bellissima e che può fare forza sul fatto che le prossime due partite che Totti e compagni
giocheranno saranno "agevolate" dalla conoscenza del risultato dellInter. I nerazzurrri infatti saranno impegnati con la Fiorentina ventiquattrore prima di Roma-Atalanta e con la Juventus quarantottore prima di Lazio Roma. Non è poco.