D-NEWS - "Io Cristian Ledesma prometto che al derby giocherò con la carica dei miei tifosi in corpo e la trasmetterò anche ai miei compagni. Porterò la squadra alla vittoria e nessuno mi impedirà di conquistarla. Il testo è di Massi711, Ledesma lo ha sottoscritto ieri sul suo blog nel sito cristianledesma.com, quasi come fosse un contratto con la sua tifoseria, un impegno in vista del derby del 18 aprile.
Ogni lunedì largentino risponderà ai suoi fans: ieri è stato il primo appuntamento. Il regista laziale sente il derby in modo viscerale ed è già entrato in clima: Da parte nostra ci saranno la rabbia e limpegno giusto, ha garantito il giocatore. Ledesma era stato cercato mesi fa dai giallorossi, ma ha declinato cortesemente linvito: Sì, la Roma aveva contattato il mio procuratore, ha ammesso largentino. Le sirene azzurre, però, potrebbero essere più convincenti: Vestirei la maglia dellItalia, lo farei per i miei bambini. Maradona non mi chiama? Probabilmente non gli servo. Il Betis offrì 20 milioni per me? È vero, ha ammesso Ledesma. Il centrocampista della Patagonia ha toccato molti argomenti, parlando anche della vicenda contrattuale: La richiesta di rinnovo urgente due estati fa era dettata dal solo mio desiderio di poter partire in ritiro libero mentalmente.Il rinnovo dopotutto mi era stato promesso. Il contratto ero disposto a rinnovarlo già lestate scorsa per 3 anni, ora se ne riparlerà a fine campionato. La mia decisione dipende solo da un convincente progetto di crescita.
Nel progetto di crescita rientrerà anche lo sviluppo societario. Una figura come Peruzzi nei quadri dirigenziali, come tramite tra società e squadra, potrebbe essere importante: Una figura carismatica è importantissima ha precisato Ledesma - ma deve essere una persona stimata e rispettata da gran parte dell'ambiente. Largentino ha parlato anche del difficile momento vissuto da emarginato nella rosa ad inizio stagione: Mi ha dato forza la mia famiglia, tanti compagni mi hanno sostenuto. Ballardini non mi ha mai dato spiegazioni, era sempre troppo ambiguo.