La Roma scopre l’amuleto Pizarro

23/04/2010 alle 12:11.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Quando manca David Pizarro si spe­gne la luce. L’assenza del cileno si fa sentire e la dimostrazione c’è stata anche mercoledì a Udine. In mezzo al campo manca un punto di riferimento, un giocatore capace di detta­re i tempi e di organizzare il possesso palla. Non a caso senza Pizarro la Ro­ma è riuscita a vincere solo due partite, ma ha riportato ben quattro sconfitte e due pareggi. Pizarro non ha omologhi nel­l’organico giallorosso, difficile sostituirlo. Se ne è accorto Ra­nieri, che centellina l’utlizzo del regista e mercoledì ha preferito farlo riposare in Coppa Italia in vista dell’impegno di domenica con la Sampdoria.

Quando è mancato Pizarro la Roma è an­data in affanno, ha lasciato il centrocampo agli avversari, non è riuscita a gestire le partite. E’ accaduto anche nelle due parti­te vinte senza di lui. Contro il Catania e l’Udinese in campio­nato all’Olimpico. Contro i siciliani la Roma ha sofferto il forcing finale degli avversari, con Julio Baptista che per fare respirare la squadra negli interminabili minuti di recupe­ro tenne il pallone incollato alla bandierina del calcio d’angolo. E anche contro l’Udine­se, un mese fa, la Roma vinse 4-2, ma i friu­lani riuscirono a portarsi dal 2-0 al 2-2, pri­ma della doppietta decisiva di Vucinic. E an­che a , dove i giallorossi hanno pareg­giato, la sua assenza ha inciso sull’andamen­to della partita. Dopo essersi trovata in van­taggio di due gol, la squadra di Ranieri ha subìto la rimonta del nei minuti di re­cupero, senza riuscire ad opporsi all’assedio finale degli uomini di Mazzarri.



LEADER -
Senza Pizarro la Roma perde la sua guida, il giocatore che riesce a tenere uniti i reparti, ad addormentare la partita, a far trascorrere i minuti, quando c’è da porta­re a casa il risultato. Pizarro è un giocatore che ha una grande continuità di rendimento. In questa stagione ha disputato 42 delle 50 partite ufficiali della Roma, che al termine arriverà a 55. Ranieri ha una grande conside­razione di Pizarro, che era il pu­pillo di Spalletti, l’unico giocato­re che il tecnico toscano riuscì a portare in giallorosso dalla sua Udinese dei miracoli. Il cileno è un punto di riferimento insosti­tuibile e l’allenatore romano ha avuto un ruolo determinante nel suo recente prolungamento di contratto fino al 2013. Ranieri non gli cambia mai posizione anche quando adotta il centro­campo a rombo, è l’unico che re­sta al suo posto. Il tecnico lo considera uno dei saggi del gruppo, uno che ha un ruolo im­portante anche nello spogliato­io, che i compagni stanno a sen­tire.



ANTI-INTER - Pizarro sarà decisivo in questo finale di stagione. Scartato dall’Inter, che lo ha ceduto alla Roma dopo averlo acquistato l’anno prima dall’Udinese, adesso può toglie­re lo scudetto ai nerazzurri. Il cileno non ha rimpianti, a Roma si trova benissimo, a Mi­lano avrebbe guadagnato di più, ma i soldi non sono tutta nella vita. All’Inter ha già da­to qualche dispiacere e nella partita vinta il 27 marzo contro la squadra di Mourinho è stato uno dei migliori. Contro i nerazzurri ci mette forse qualcosa in più, è animato dalla voglia di dimostrare che sul suo conto a Mi­lano si erano sbagliati. Domenica contro la Sampdoria tornerà al suo posto, da qui alla fi­ne del campionato la Roma non avrà altri sbandamenti.