LIBERO (D. SECONDI) - Non si può dire che Claudio Ranieri non abbia stile. Complimenti, tanti complimenti allInter per la qualificazione alla finale di Champions League: «È stata unarmata in tutto e per tutto. È stata, veramente, una cosa bella da vivere e da vedere», ha detto ieri il tecnico giallorosso a Sky Sport 24, «purtroppo lespulsione ha abbassato il baricentro della squadra che, però, ha fatto vedere la qualità dellimpianto difensivo. È importante che una squadra italiana sia arrivata alla finale e tenga alto il blasone del calcio italiano».
Il campionato, però, incombe, e lInter è ancora due punti avanti nella corsa scudetto. In attesa della finale di Coppa Italia del 5 maggio. Sabato la Roma va a Parma, teatro della festa scudetto del 2001. I giallorossi vinsero 3-1 con i gol di Totti, Montella e Batistuta (rete gialloblu di Di Vaio) e fecero esplodere la gioia per il terzo titolo italiano. Nonostante gli scontri del derby, i tifosi giallorossi potranno seguire la squadra in Emilia e, anche se saranno pochi rispetto a quella domenica di nove anni fa, sugli spalti saranno oltre 5mila. Mentre in campo scenderanno anche De Rossi, Perrotta, Pizarro e Baptista, ieri a riposo ma senza problemi fisici preoccupanti.
Parma è stata, però, anche il teatro di una beffa atroce per i giallorossi, quello dello scudetto 2008, sfuggito a mezzora dalla fine del campionato quando Ibra proprio al Tardini consegnò con una doppietta il 16° titolo ai nerazzurri. La squadra di Ranieri dovrà battere gli emiliani e poi sperare che la Lazio faccia la sua partita contro la capolista. E, dopo le ultime deludenti prestazioni, il tecnico romano potrebbe accantonare Totti per puntare tutto su Luca Toni, alla ricerca di gol pesanti per convincere Lippi a portarlo al Mondiale.