La Roma ci crede, scocca l'ora del To-To

03/04/2010 alle 00:30.

GASPORT (M. CECCHINI) - A Totò scapperebbe da ridere, al To-To quasi. Che non sia una vigilia come tutte le altre si capisce dai particolari. Stavolta a vegliare sulla consueta processione giallorossa lungo i corridoi di Fiumicino — aperta proprio da capitan Totti e Luca Toni — c’è infatti una scorta di polizia ben più robusta del solito, perché il clima del tifo «aeroportuale» sembra già quello della festa scudetto.

La prima volta Ma ad anabolizzare la fiducia c’è di più. Innanzitutto la presenza— per la prima volta dall’inizio — proprio del tandem Toni-, rafforzato da Vucinic e dalla carica dei diecimila (tifosi giallorossi) attesi oggi in Puglia. «È tutto proprio come nel 2001— dice appunto , che torna titolare dopo quasi due mesi — sento la stessa aria. C’è profumo di scudetto. Era ora che io e Luca riuscissimo a giocare insieme dall’inizio. In questi mesi abbiamo avuto problemi fisici tutti e due, finalmente sono finiti. Senza contare che il Bari mi porta sempre bene. Quando al d.s. Perinetti (romano, ndr) gli prometto i gol, glieli faccio». Ed il promemoria dell’andata è chiaro: tripletta.

Toni&Tridente Scusate il ritardo parrebbe dirlo anche Toni, che si limita a commentare: «Sono contento di poter finalmente giocare in coppia con Francesco». E il saggio Ranieri chiosa: «Il tridente con Vucinic a livello di equilibri si può fare, masolo se tutta la squadra corre e riesce a restare compatta. Francesco si è allenato molto bene. Gli manca il minutaggio, però già sta meglio rispetto all’ultima sfida contro l’Inter. Abbiamo fatto tanto senza il nostro capitano, il nostro condottiero, adesso che torna vuole fare bene come noi. Con Toni, poi, hanno intesa anche fuori dallo spogliatoio, e l’hanno dimostrato anche in Nazionale. Sono campioni del mondo, hanno già giocato insieme, per cui sono un’arma importantissima per la Roma. Spero che ci possano far andare ancora più avanti rispetto a dove siamo». Più avanti c’è solo lo scudetto, proprio come nel 2001. «Ma non vedo similitudini. Quella era una supersquadra, pagata, di cui si era andati alla ricerca pezzo per pezzo». Questa invece è una specie di inaspettato miracolo primaverile. Che immalinconirebbe tanti veder sfiorire proprio a maggio.