
IL MESSAGGERO - La Roma prova a rimettersi in moto. Obiettivo: Parma. Terra e squadra, quelle emiliane, alle quali sono legati ricordi indelebili sia per Ranieri che per il club giallorosso. Nella città ducale, infatti, ripartì lavventura in Italia del tecnico di San Saba (subentrato in
Ricordi che tornano alla mente (a proposito: con i gialloblù, stavolta allOlimpico, ci fu anche la festa scudetto) ma che vanno messi da parte. Domani infatti si riparte. Parola dordine: dimenticare la sconfitta interna contro la Sampdoria e non lasciare nulla dintentato. Ranieri lo ha ripetuto alla squadra martedì - «Non dobbiamo avere rimpianti» - e il gruppo sembra aver recepito il messaggio. Mancano tre gare in campionato da giocare come finali, più una quarta che finale lo è già di per sé. Si inizia contro la squadra di Guidolin, tecnico con il quale è in rosso nel computo vittorie-sconfitte: tre sono infatti i successi dellallenatore veneto, due quelli di Ranieri e un pari. Meglio il rapporto statistico con il Parma: in campionato in 15 confronti, il tecnico romano ha vinto 5 volte, pareggiato 6 e perso in 4 occasioni. Per domani non vuole effettuare stravolgimenti allinterno della formazione. Cè qualche giocatore, vedi Riise e De Rossi, che avrebbe bisogno di rifiatare ma è molto probabile che alla fine siano entrambi in campo dal primo minuto.
I ballottaggi, come sta accadendo spesso in queste ultime settimane, riguardano Totti e Toni in avanti, Perrotta e Taddei sulla mediana e in difesa, complice un leggero affaticamento ai flessori per Juan (che ieri ha svolto lavoro differenziato insieme a Pizarro: per il cileno solito fastidio al ginocchio ma non preoccupa) anche tra il brasiliano e Mexes (alle prese con le avances dellArsenal). Soprattutto nel ruolo di centravanti ieri Ranieri ha giocato a mischiare le carte alternando il capitano e Toni in un trio completato da Vucinic e Menez. Possibile una staffetta tra i due in vista anche della finale di coppa Italia contro lInter. A proposito dei nerazzurri, ieri Ranieri ha mostrato il solito fair play elogiando limpresa della squadra di Mourinho al Camp Nou: «È stata unarmata in tutto e per tutto. Sono contento che sia arrivata in finale: è importante per il blasone del nostro calcio».