«Il regolamento è uguale per tutti?»

27/04/2010 alle 10:47.

IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - «Quello che non riusciamo a capire è il metro di valutazione. Noi abbiamo subito situazioni uguali a quelle con la Samp: sia a Livorno sia a Napoli per due falli di mano è stato fischiato il rigore. Quello che ci chiediamo è se esiste un metro di valutazione uguale per tutti gli arbitri».

C’è la consapevolezza che un sogno si è spezzato?
 
«Certamente c’è grande rammarico e delusione per una partita finita in quel modo con quel risultato. Però il campionato è ancora aperto, ci sono ancora tre partite da disputare. La Roma deve ancora disputare una finale di Coppa Italia. Bisogna recuperare energie e idee, è importante continuare a sognare e affrontare le prossime gare con la consapevolezza che tutto può ancora succedere. Abbiamo fiducia nella professionalità delle altre squadre».
 
Arriveranno per l’Inter avversarie che non hanno tante motivazioni. Questo può fare la differenza?
 
«Io vengo da una disciplina che ha una cultura molto particolare e un’etica sportiva importante. Però io non penso mai che un giocatore vada in campo senza l’obiettivo di vincere. È vero che verso la fine del campionato possono esserci meno motivazioni. Però mi meraviglierei tanto se una squadra come la Lazio, per fare un dispetto alla Roma, non giocasse al meglio delle sue possibilità. Io non ci credo, anche se il mondo del calcio dice che queste cose succedono spesso. La Lazio è una squadra che è ancora in corsa per salvarsi quindi io mi aspetto che le partite vengano giocate con etica sportiva».
 
Il presidente Sensi ha avuto da ridire sull’arbitraggio di Damato.
 
«Bisogna fare i complimenti alla Sampdoria che è venuta a giocare la sua partita e ha vinto. Noi quest’anno non abbiamo mai fatto del vittimismo, non ci siamo mai lamentati su eventuali torti subiti, mai una volta abbiamo protestato, né sui giornali, né tantomeno nelle sedi opportune. Ci siamo sempre comportati in modo rispettoso verso le istituzioni e la classe arbitrale. Quello che ha detto il nostro presidente viene da un’analisi oggettiva fatta a caldo ma anche a freddo. Quello che non riusciamo a capire è il metro di valutazione. Noi abbiamo subito situazioni uguali a quelle con la Samp: sia a Livorno che a per due falli di mano è stato fischiato il rigore. Lo stesso fallo invece non è stato fischiato a nostro favore. Quello che ci chiediamo è se esiste un metro di valutazione uguale per tutti gli arbitri. Questa è una cosa che potrebbe averci penalizzato».
 
Repubblica ha scavato sul passato dell’arbitro Damato, che ha una passione per l’Inter e Cassano.
 
«Non vogliamo commentare questa cosa e non vogliamo fare vittimismo. Abbiamo fiducia nelle istituzioni calcistiche. È chiaro che questa cosa ci coglie un po’ di sorpresa, ma pensiamo che sia solo una questione di metro di valutazione e di situazioni di gioco».
 
C’è stata un po’ di tensione in campo tra Vucinic e Perrotta.
 
«A noi questa cosa non piace, perché fatta in mezzo al campo davanti ai tifosi e alla televisione, è una cosa che non è da Roma. Prenderemo i nostri provvedimenti interni, sicuramente non ci ha fatto piacere».
 
Cosa direte ai calciatori?
 
«Spetterà a Ranieri far ritrovare in fretta alla squadra le motivazioni, a cominciare da Parma. Sarà una partita difficilissima, contro un avversario che rispettiamo molto. Non dimentichiamoci che dopo quattro giorni abbiamo la finale di Coppa Italia. Sarà importante trovare il modo di rispettare i piani di gioco».
 
Roma e Inter: da una parte le idee, dall’altra i capitali.
 
«Io non ci vedo niente di male se chi ha possibilità economiche cerca di investire e sfruttare al massimo le proprie possibilità. Ma ci sono anche quelli che cercano di fare un calcio sostenibile, guardando ai bilanci della stagione e utilizzando la forza delle idee. Sono due strade diverse, la cosa importante è l’obiettivo finale. La Roma ha dimostrato che si può fare un team vincente anche solo con la forza delle idee».


Sui rinnovi contrattuali e i prestiti da ridiscutere.
 
«Insieme al Presidente e al Direttore Sportivo abbiamo deciso per il momento, vista la situazione del campionato, di sospendere le trattative. È chiaro che un’idea l’abbiamo e l’abbiamo già manifestata ai giocatori. Però questo è il momento di giocare, è il momento di impegnare tutte le energie per conquistare la Coppa Italia e provare a sorpassare di nuovo l’Inter».
 
Domenica Lazio-Inter. Sarà un po’ laziale?
 
«Beh, sì, certamente. C’è chi dice che non tiferà mai Lazio ma... Credo che molto dipenderà da noi, da come andremo a Parma. So che ci sarà da combattere, ma per noi sarà importante tornare davanti all’Inter. Credo che il mondo del calcio debba essere grato a queste due squadre che continuano a darsi battaglia e sorpassarsi. Domenica sera saremo tutti davanti alla televisione, a vedere se la professionalità dei giocatori della Lazio sarà all’altezza come io credo».