Il legale di Moggi: "Abbiamo i colloqui tra l'Inter e Bergamo"

01/04/2010 alle 09:20.

LA STAMPA (R. BECCANTINI) - Avvocato Maurilio Prioreschi, lei difende Luciano Moggi al processo di Calciopoli a Napoli: perché si ha riscontro solo adesso delle telefonate fra Bergamo, Moratti e Facchetti?
«È la domanda che mi sono posto anch’io. Insieme a un’altra: perché non erano state trascritte? Perché erano state occultate? Curioso».

«È la domanda che mi sono posto anch’io. Insieme a un’altra: perché non erano state trascritte? Perché erano state occultate? Curioso».

Come ci siete arrivati?

«Calciopoli consta, globalmente, di 171 mila telefonate intercettate. Abbiamo controllato le utenze di Bergamo, il relativo traffico in uscita e in arrivo. Di qui la scoperta. Che poi non è stata una scoperta, ma una conferma. All’epoca, telefonare ai designatori era lecito, e lo facevano tutti. Ripeto: tutti».

La differenza dovrebbero però farla i contenuti, non trova?

«Non escludo che siano robe da educande, i racconti che si facevano Moggi e Bergamo, rispetto a quello che pensiamo di trovare».

A che punto siete?

«Delle 171 mila in totale, ne abbiamo ascoltate 30 mila. E qualcuna è già affiorata».

Anche di Moratti e Facchetti, dunque?

«Certo. Anche dei dirigenti dell’Inter».

Moratti ha sostenuto che non era lui a chiamare, ma loro (i designatori).

«Cambia poco, direi».

Uno dei più «affezionati» era il presidente del Cagliari, Cellino.

«Esatto».

Galliani?

«Ci sono colloqui fra lui e Pairetto, l’altro designatore».

E fra Galliani e Bergamo?

«Non risultano. Il riferimento dell’allora presidente della Lega era Pairetto».

Le conversazioni si possono ascoltare?

«In linea di massima sì, e qualcuna l’abbiamo già ascoltata. Interessante... Ne divulgheremo i contenuti a tempo debito. Magari già nel corso della prossima udienza, il 13 aprile».

Perché «in linea di massima»?

«Perché qualcuna non riusciamo ad aprirla».

Ricapitolando?

«Telefonavano tutti, ma per Moggi si è avuto un riguardo quasi morboso, per altri invece un’attenzione molto distratta, quasi privilegiata. Ribadisco: nella stagione 2004-2005, si poteva parlare con Bergamo e Pairetto. Resta un mistero perché i colloqui fra Bergamo, Moratti e Facchetti non siano stati presi in considerazione da Auricchio».

Perché tali da non suscitare sospetti, forse.

«La chiarezza e la completezza, in questi casi, avrebbero contribuito ad allontanare fin dall’inizio ombre e maldicenze. L’Inter ci ha ricavato pure uno scudetto, dalla sua (presunta) “diversità”».

«Qualcosa sarà sfuggito», si è giustificato il pm Narducci.

«Solo qualcosa?».