Guberti sogna il ritorno

24/04/2010 alle 12:23.

IL ROMANISTA (V. META) - Non solo Cassano e Delneri. A completare il tris degli ex giallorossi che domani sera torneranno all’Olimpico da avversari c’è anche Stefano Guberti. Un addio certamente meno ricco di polemiche il suo, visto che la sua permanenza nella Roma si è consumata quasi per intero fra la panchina e la tribuna. Domani il ritorno con la maglia della Samp, in attesa di rientrare alla base tra poco più di un mese, alla scadenza del prestito.

Arrivato a Trigoria a parametro zero dal Bari la scorsa estate, l’esterno classe ’84 ha esordito il 30 luglio nella gara di Europa League vinta 3-1 contro i belgi del Gent. Un mese più tardi ha realizzato la sua prima rete in giallorosso, quella del momentaneo 3-0 nella partita con il Kosice, poi finita 7-1. Come inizio sembrava promettente. L’avvicendamento sulla panchina romanista ha invece cambiato completamente le cose. Guberti riesce a raccogliere appena sei presenze in campionato e quattro in Europa. Troppo poco per non decidere di cercare fortuna altrove.

A gennaio arriva così il trasferimento alla Sampdoria, con la quale è protagonista dello splendido girone di ritorno che ha proiettato i blucerchiati in zona . Ora il ritorno all’Olimpico da ex. Per la Samp sarà una partita fondamentale in chiave quarto posto, visto che il Palermo è a soli due punti: «Andremo a Roma da quarti in classifica - ha detto Guberti nei giorni scorsi -, consapevoli della nostra forza e di non aver nulla da perdere». Che per lui non sia una partita come le altre lo ha svelato qualche giorno fa il suo agente, Claudio De Nicola: «Non vede l’ora. Dopo la partita mi ha già detto che andrà a cena con alcuni ex compagni. Stefano si è fatto volere bene da tutti». Anche per questo, stando alle parole del suo manager, il futuro di Guberti potrebbe nuovamente tingersi di giallorosso. De Nicola ha infatti dato per certo il suo rientro alla Roma al termine del prestito, come previsto sin dall’inizio: «Tornerà per restare. Non a caso alla Samp è stato ceduto in prestito senza neanche un accenno a un diritto di riscatto». L’agente ha anche escluso che ci fossero state incomprensioni fra il giocatore e Ranieri. Certo è, però, che il tecnico non lo vedeva, anche perché a contendergli il posto di ala sinistra c’era un certo Mirko Vucinic. Più che un addio, quello di Guberti è stato un arrivederci a giugno. Quanto basta per non cercare rivincite domani sera?