
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Il derby alle spalle, il traguardo ormai in vista. Non ci non sono mezze misure e scaramanzie che tengano. Se guardiamo allindietro, ci viene voglia di lanciare una sottoscrizione per la multa presa da Totti. Non ne hanno bisogno né lui, né la Roma, ma ci piace pensare: «Capitano, quella multa la paghiamo noi». Davanti cè la volata finale, da correre contro i primi della classe. Si comincia contro la Samp, poi cè una trasferta a Parma molto impegnativa. Bisogna vincere due volte prima di trovarci di fronte Mourinho e i suoi, per una finale di Coppa Italia che, già da sola, può essere considerata storica.
Niente calcoli: la Coppa n°10 vale la stella e resta negli annali. In tempi normali, sarebbe sufficiente a fare una stagione straordinaria, assieme al secondo posto. Ma a Ranieri è toccato lonore e lonere di inseguire il doppio obiettivo. Così, dopo un mercoledì da leoni, se tutto andrà bene, la squadra giallorossa sarà chiamata a portare il cuore oltre il traguardo. Con due tappe semplici sulla carta, ma durissime quando la tensione può trasformare i muscoli in pietre. Questo è ciò che ci aspetta e sinceramente potremmo ringraziare già ora lallenatore e la squadra per quanto ci hanno regalato.
Per la società vale laugurio che tanta gioia aiuti a superare le difficoltà finanziarie, che non possono purtroppo scomparire in un colpo. Rosella Sensi ha meritato un po di fortuna, non fosse che per compensare almeno due volate rubate al padre dal marasma di Calciopoli. Oggi, che vanno di moda i pentiti, non ci allineiamo, perché ricordiamo troppo bene gli anni di Moggi. Ci piace pensare che una giustizia soprannaturale ci aiuti a far restare indietro quellInter che, negli anni passati, oltre ad un risarcimento, ha preso qualcosa in più. Non resta che goderci la volata finale. La squadra è a posto e domani è superfluo ricordarlo è più che mai un giorno da Totti.