IL TEMPO - Si è riposato in panchina per una partita e un tempo, ha gioito come un tifoso per il derby e per la conquista della sesta finale di Coppa Italia in otto anni e adesso è pronto a riprendersi la Roma. Francesco Totti, 241 reti tinte di giallorosso, vuole lasciare la sua impronta, il suo «tocco» d'autore e la sua firma in questo finale di stagione da vivere intensamente.
Nel derby, dopo un primo tempo abbastanza anonimo, è rimasto in panchina a fare il tifo e mercoledì, a Udine, si è scaldato a lungo senza mai mettere piede in campo. La Samp, a cui Totti ha già confezionato dieci dispiaceri in carriera, è avvisata: il capitano tornerà dall'inizio. E insieme a lui, molto probabilmente, ci saranno Vucinic e Menez. Totti-Vucinic-Menez, il trio già provato e rodato contro l'Atalanta e che al Friuli si è accomodato inizialmente in panchina. Il sacrificato di turno, in base alla formazione più sperimentale del previsto messa in campo con l'Udinese, dovrebbe essere Toni. Forse dal «To-To» dei sogni si è passati, almeno in questo momento, ad un «o To o To» della realtà. E stavolta il «To» buono sembra essere quello di Totti. La Samp risponderà con Totò. Totti e Cassano, c'eravamo tanto amati, separati, ignorati, riappacificati: finalmente uno di fronte all'altro all'Olimpico.
L'unica volta che successe venne giù un diluvio, non molto diverso da quello universale, che costrinse Tagliavento a mandare tutti a casa dopo sei minuti di pallanuoto. Prima e dopo quella singolare alluvione, nessun incrocio all'Olimpico. Solo sei minuti e una manciata di secondi sotto la pioggia, domenica dovrebbe essere per un bel po' più a lungo. «Torneranno», oltre a Totti, anche tutti quelli che hanno rifiatato a Udine: Juan, Pizarro, Perrotta (ieri in gruppo), Menez e Vucinic.