
CORSPORT - La gazzarra del derby costa cara a Lazio e Roma, ma solo in termini monetari. Le due società sono state multate di 40.000 euro a testa; Totti dovrà pagare 20.000 euro per il famoso gesto del pollice verso; Zarate e Baronio sono stati puniti con unammenda di 8.000 e 5.000 euro rispettivamente. Nessuna sanzione invece per Radu, che con lo sgambetto a Perrotta al fischio finale di Tagliavento ha di fatto aperto la rissa. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato soltanto Ledesma per due giornate e Kolarov per una, per quanto successo durante il gioco: Ledesma, diffidato, era stato espulso per aver applaudito larbitro ( «ironico apprezzamento» ) e Kolarov, anche lui diffidato, era stato ammonito.
I CLUB - Il motivo della multa alla Lazio è il lancio di oggetti e petardi in campo, oltre a una serie di buu razzisti rivolti al romanista Juan. La Roma invece paga sia il lancio di oggetti e petardi che il comportamento dei tifosi in tribuna Tevere: alcuni di loro hanno provato a sfondare un cordone di steward e hanno provocato il ferimento di tre agenti di polizia. Le società non hanno subìto sentenze più severe perché hanno «concretamente operato» in collaborazione con le forze dellordine per prevenire incidenti. E i gravi scontri avvenuti fuori dallarea dello stadio Olimpico, quindi allesterno dei varchi di prefiltraggio introdotti dal decreto Pisanu, non rientrano nella giurisdizione del giudice sportivo.
PROVOCAZIONE - La colpa di Totti sarebbe la provocazione, anche se il giudice ha riconosciuto che il gesto era rivolto alla curva Sud: «Ha alzato ripetutamente le mani con i pollici rivolti verso il basso, indirizzando in tal modo ai calciatori ed ai tifosi avversari un gesto platealmente provocatorio» .
NON VIOLENTO - La questione Radu è a parte e non può essere paragonata a quella di Totti. In questo caso il giocatore se lè cavata grazie ai dettagli del regolamento. Siccome Tagliavento, i suoi collaboratori e gli inviati della procura federale non hanno visto lo sgambetto a Perrotta, la prova tv poteva essere applicata solo in caso di comportamenti violenti. Il giudice però ritiene che il gesto di Radu, «del tutto gratuito ed idoneo a provocare istintive e pericolose reazioni, sia decisamente riprovevole (e sanzionabile se refertato), ma non tale da integrare gli estremi di quella condotta violenta che, se non vista dall'arbitro, rende ammissibile la prova televisiva, con i consequenziali effetti sanzionatori» . In sostanza, se in campo gli ufficiali di gara avessero notato lo sgambetto Radu sarebbe stato squalificato. Ma così non è stato.
BARONIO-ZARATE - Questo spiega anche le multe a Baronio e Zarate. In questo caso gli 007 della procura federale hanno sentito le brutte parole di Baronio rivolte a Totti ( «Sei finito» e anche altro) e hanno visto che Zarate ha colpito volontariamente «con veemenza » un giocatore della Roma con una pallonata alla schiena.
ARRESTI - Continuano intanto le indagini sugli incidenti avvenuti prima, durante e dopo la partita. Ieri la polizia ha arrestato 6 persone, quattro tifosi romanisti e due laziali, seguendo la norma della «flagranza differita» . Il totale degli arresti sale così a 16. Oggi, alla presenza del presidente della Lega Beretta, è prevista la riunione al Viminale del Casms: potrebbero scattare restrizioni per le prossime trasferte dei tifosi delle squadre romane.