Dopo derby: multe per Lazio-Roma

21/04/2010 alle 12:02.

CORSPORT - La gazzarra del derby costa ca­ra a Lazio e Roma, ma solo in termini monetari. Le due società sono state mul­tate di 40.000 euro a testa; Totti dovrà pa­gare 20.000 euro per il famoso gesto del pollice verso; Zarate e Baronio sono sta­ti puniti con un’ammenda di 8.000 e 5.000 euro ri­spettivamente. Nessuna sanzione invece per Ra­du, che con lo sgambetto a Perrotta al fischio fina­le di Tagliavento ha di fatto aperto la rissa. Il giudice sportivo Gian­paolo Tosel ha squalifica­to soltanto Ledesma per due giornate e Kolarov per una, per quanto successo durante il gioco: Ledesma, diffidato, era stato espulso per aver applaudito l’arbi­tro ( «ironico apprezzamento» ) e Kola­rov, anche lui diffidato, era stato ammo­nito.



I CLUB - Il motivo della multa alla Lazio è il lancio di oggetti e petardi in campo, oltre a una serie di buu razzisti rivolti al romanista Juan. La Roma invece paga sia il lancio di oggetti e petardi che il comportamento dei tifosi in tribuna Te­vere: alcuni di loro hanno provato a sfon­dare un cordone di steward e hanno pro­vocato il ferimento di tre agenti di poli­zia. Le società non hanno subìto sentenze più seve­re perché hanno «concre­tamente operato» in col­laborazione con le forze dell’ordine per prevenire incidenti. E i gravi scontri avvenuti fuori dall’area dello stadio Olimpico, quindi all’esterno dei var­chi di prefiltraggio introdotti dal decreto Pisanu, non rientrano nella “giurisdizio­ne” del giudice sportivo.



PROVOCAZIONE - La colpa di sareb­be la provocazione, anche se il giudice ha riconosciuto che il gesto era rivolto al­la : «Ha alzato ripetutamente le mani con i pollici rivolti verso il basso, indirizzando in tal modo ai calciatori ed ai tifosi avversari un gesto platealmente provocatorio» .



NON VIOLENTO - La questione Radu è a parte e non può essere paragonata a quella di . In questo caso il giocato­re se l’è cavata grazie ai dettagli del re­golamento. Siccome Tagliavento, i suoi collaboratori e gli inviati della procura federale non hanno visto lo sgam­betto a Perrotta, la prova tv poteva essere applicata solo in caso di comporta­menti violenti. Il giudice però ritiene che il gesto di Radu, «del tutto gratuito ed idoneo a provocare istintive e pericolose reazioni, sia decisa­mente riprovevole (e sanzionabile se re­fertato), ma non tale da integrare gli estremi di quella condotta violenta che, se non vista dall'arbitro, rende ammissi­bile la prova televisiva, con i consequen­ziali effetti sanzionatori» . In sostanza, se in campo gli ufficiali di gara avessero no­tato lo sgambetto Radu sarebbe stato squalificato. Ma così non è stato.



BARONIO-ZARATE - Questo spiega anche le multe a Baronio e Zarate. In questo ca­so gli 007 della procura federale hanno sentito le brutte parole di Baronio rivol­te a ( «Sei finito» e anche altro) e hanno visto che Zarate ha colpito volon­tariamente «con veemen­za » un giocatore della Roma con una pallonata alla schiena.



ARRESTI - Continuano intanto le indagini sugli incidenti avvenuti prima, durante e dopo la partita. Ieri la polizia ha arresta­to 6 persone, quattro tifo­si romanisti e due laziali, seguendo la norma della «flagranza differita» . Il tota­le degli arresti sale così a 16. Oggi, alla presenza del presidente della Lega Be­retta, è prevista la riunione al Viminale del Casms: potrebbero scattare restrizio­ni per le prossime trasferte dei tifosi del­le squadre romane.