
GASPORT (M. CECCHINI) - Nomi da mormorare come un rosario, grani più vistosi di preghiere laiche coi tacchetti, a volte (non sempre) arrivate fino al cielo. Fulvio Bernardini, Amedeo Amadei, Alberto Orlando, Luciano Spinosi, Giancarlo De Sisti, Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei, Giuseppe Giannini, Francesco Totti, Alberto Aquilani. Non tutti: i più. In questo elenco cè anche lui, Daniele De Rossi romanista e romanista come gli altri che però ha segnato la sua unica rete in uno dei derby più malinconici della storia recente giallorossa, quello finito 4-2 (per la Lazio) lo scorso anno. Non a caso, l11 aprile 2009, una volta vista la palla dentro la rete neppure esultò. Cera bisogno di tempo, ma quello che venne non bastò.
Rossi & Tagliavento Una cosa è certa. I nervi a Trigoria sono bollenti. Quelli di Daniele (con la barba lunga: pare un pegno scaramantico) e quelli di tutti gli altri. Occhio, però, perché i rischi ci sono, visto che sono ben 6 i giallorossi espulsi contro la Lazio (Brighi, Cassetti, Mexes, Perrotta, Pizarro, Vucinic). A far sorridere lambiente, comunque, è stata la designazione di Tagliavento, considerato un arbitro-amuleto per la Roma, poiché nelle 14 volte che ha arbitrato i giallorossi sono arrivate 11 vittorie e 3 pari.
Labbraccio del tifo Se la pressione non fosse di per sé abbastanza alta, ci pensa la cinquantina di tifosi fuori dai cancelli di Trigoria a riscaldare lambiente. Fuori? Fino ad un certo punto, perché tre o quattro sono riusciti a scavalcare il muretto ed entrare in campo ad abbracciare i giocatori. «Venite a palleggiare con noi», ha scherzato Vucinic, mentre Totti ha garantito lincolumità del gruppetto quando è intervenuta la Polizia per portarli fuori. «È tutto a posto», ha detto il capitano.
Dieci e lode Impressioni? Dai cori che sono stati dedicati alla squadra, De Rossi è sempre più uno dei due leader riconosciuti (insieme a Totti). La sua stagione daltronde, al di là dellesito finale, è già da incorniciare, non fosse altro che per il suo ruolino marcatori. Mai in una stagione aveva segnato così tanto: 10 gol. Proprio per questo grazie alla collocazione tattica più avanzata lipotesi che «la lode» arrivi proprio domani non è affatto campata in aria.
Grazie Gaia La dedica, cè da scommetterci, sarà per la figlia Gaia. Il modo migliore per sciogliere una tensione che monta. Un gol, un gol vero, e la «ferita» alla storia sarà sanata. De Rossi come i giallorossi che anche grazie al derby hanno lasciato il segno nellimmaginario collettivo di una tifoseria. Il posto è suo. Se poi in fondo alla strada si racconterà persino di un derby utile a vincere lo scudetto, la fame di Daniele sarà placata. Attenzione però, non pensate che la tregua duri a lungo.