
IL ROMANISTA - La designazione di Tagliavento per il derby ha scatenato le veementi proteste dei tifosi della Lazio, che già da lunedì avevano apertamente avversato la possibilità che Collina mandasse proprio lui o Rizzoli a dirigere la stracittadina.
In effetti è così, poiché con lui, dopo lo scoppio di quello scandalo, i biancocelesti hanno messo insieme due pareggi e altrettante sconfitte nelle quattro gare di campionato in cui lo hanno avuto. Uno score che mette agitazione dallaltra parte del Tevere soprattutto se unito a quello che il ternano ha con la Roma, che con lui non ha mai perso. Ecco dunque le vibranti proteste, i pressanti inviti rivolti a Lotito affinché si faccia sentire e un clima pesantissimo che la decisione di Collina ha creato intorno ad una partita alla quale Tagliavento si affaccia per la prima volta in carriera. Qualcuno, poi, ha anche detto che essendo il miglior arbitro stagionale poteva essere inviato a Inter-Juve e non al derby romano, dimenticando, però, che da Inter-Sampdoria 0-0 che diresse benissimo i milanesi lo hanno neppure troppo velatamente ricusato.
Insomma, i laziali alla designazione di Collina non ce vonno proprio sta e la pressione su Tagliavento domenica sarà tantissima, anche perché a Formello è tutta la settimana che ricordano il gesto del pollice verso fatto da Totti al termine del derby di andata. Un gesto che è stato rammentato da Rocchi e da tutti i suoi compagni anche nella cena che laltra sera hanno fatto senza dirigenti per unirsi ancora di più in vista del derby. Clima da battaglia, dunque, per il capitano e Tagliavento farà bene a tenerne conto, così come la Roma, che in questa partita non deve assolutamente farsi prendere dal nervosismo. Anche perché, a metterla su quel piano, ha più interesse chi è tecnicamente inferiore che la migliore delle due squadre. Intanto il dibattito su tutti questi argomenti imperversa e tra una polemica e laltra il derby si avvicina. Auguriamoci che stasera il risultato di Inter-Juve contribuisca a renderlo meno decisivo.