CORSPORT - Potenza dei numeri. Che ac compagnano la marcia di Claudio Ranieri. L'en plein nelle ultime sei giornate di campionato rappresenta un nuovo record perso nale per il tecnico di San Saba: 18 punti, dall'Udinese alla Lazio, per bat tere se stesso.
In media, l'allenatore romano ha raccolto 15,7 punti nelle ultime dieci partite di campionato. Il 43% di vittorie, il 28% di pareggi, il 29% di sconfitte: sul passato di Ranieri si fondavano tutti i dubbi degli scettici. Il dato più confortante era legato alla salvezza- capolavoro ottenuta con il Parma, nel 2006- 2007: venti punti in volata, attraverso sei vittorie, due pareggi e due sconfitte. Prima e dopo, il curriculum di Ranieri relativo agli ultimi turni non induceva allottimismo: 16 punti sulla panchina del Napoli, 11 al primo tentativo su quella della Fiorentina, 13 e 14 sempre con Batistuta e Rui Costa, 14 e 15 a Valencia.
Una tradizione negativa che si è portato dietro anche in Inghilterra, dove ha alternato, alla guida del Chelsea, due rush da 15 punti e altrettanti da 19. Il passo lento, quando il gioco si faceva duro, lo ha sempre tagliato fuori dalla lotta per il titolo: gomito a gomito, con il traguardo all'orizzonte, Ranieri non c'è mai stato.
Lo scorso anno, poi, il crollo fu verticale: un solo successo, tra la 29 ª e la 36 ª giornata, prima del triste esonero dalla guida della Juventus. Nel benservito si è annidato ed è cresciuto il desiderio di rivalsa sulla dirigenza bianconera, sullopinione pubblica e su stesso.
La panchina della Roma, da principio, non sembrava poter coincidere con l'ora della rivincita: perché il sogno prendesse forma, lImperatore Claudio ha dovuto frantumare un tabù dietro l'altro. Oggi pochi critici ( e molti scaramantici) desistono dal celebrare il suo capolavoro. Le dichiarazioni recenti ( « Non crolleremo » ) testimoniano una consapevolezza finora sconosciuta nella Capitale. Come sconosciuta, almeno sul rettilineo, era la potenza dei numeri di Ranieri.