IL ROMANISTA (G.RICCI) - Praticamente da sempre tra i migliori settori giovanili dItalia, quello giallorosso si sta rivelando una vera miniera doro. Nelle sue tre squadre principali, che partecipano ai tre campionati professionistici è lunga la lista dei baby prospetti che rappresentano un enorme patrimonio tecnico in chiave futura. Tra i ranghi della Primavera allenata da Alberto De Rossi, già qualificata per gli ottavi dei playoff, almeno quattro sono gli elementi destinati ad un avvenire di alto livello. Primi su tutti Stefano Pettinari e Pippo Scardina,
Molti baby doro li troviamo inoltre nella terza squadra di vertice del vivaio di Trigoria, i Giovanissimi Nazionali del neo mister Vincenzo Montella. Al vertice della classifica con numeri da record, lex Top Gun sta sfornando domenica dopo domenica una grande quantità di giovani a dir poco promettenti. Come lattaccante esterno Jacopo Ferri, molto simile per caratteristiche proprio allAeroplanino di Pomigliano dArco. Jajo, come lo chiamano i compagni, ha messo a segno 27 reti ed è stato già convocato nella Nazionale U. 15 per uno stage a Natale. Stessa occasione in cui hanno vestito la maglia azzurra altri tre giallorossi del 95: il portiere Perilli e i difensori centrali Di Gioacchino e Romagnoli. In evidenza poi laltro attaccante Teti (11 reti), Lucatelli (indifferentemente prima o seconda punta), che ha raggiunto quota otto centri e il centrocampista Catania, grinta e forza fisica, autore di tre reti tra cui quella realizzata nel derby con la Lazio. Tutti elementi di un gruppo valido dal punto di vista qualitativo e quantitativo, che Montella sta portando avanti con la politica del turnover, facendo giocare a turno lintera rosa. Basti pensare che anche la fascia di capitano dei Giovanissimi Nazionali non è stata assegnata ad un singolo calciatore, ma cambia di gara in gara.