
GASPORT (A. CATAPANO) - I sogni non hanno confini né taglie. Perciò i romanisti, sognatori e anche un po megalomani, per la prossima stagione immaginano una maglia extra-large, per obesi. Il ragionamento è questo, appena sussurrato per non passare da menagrami: «Siccome rischiamo di vincere campionato e coppa Italia, e sarebbe la decima coppa della nostra storia, dove cuciremo scudetti, coccarde e stellette dargento? Ci vorrebbe un lenzuolo...».
Tutti allo stadio Ai romanisti la coppa Italia continua ad interessare. Se in queste ore non hanno toccato largomento, se non hanno accennato alla sfida del Friuli, è perché danno per scontata la qualificazione alla finale. Sono già proiettati al 5 maggio, quando ritroveranno lInter. Anche Ranieri, pur consapevole che lUdinese ha i mezzi per ribaltare il 2-0 dellandata, guarda già alla finale dellOlimpico. «Nel nostro stadio, davanti al nostro pubblico: vorremo esserci e vorremo vincere». Ogni volta è una festa Ranieri giura che non farà turnover. Impossibile, però, scegliere la formazione di stasera senza pensare alla sfida di domenica, contro la Sampdoria, la più difficile delle quattro che restano. «Sarà dura almeno quanto il derby», hanno detto più o meno tutti i giocatori domenica sera.
Ranieri ha chiesto ai tifosi di continuare a soffiare. «Abbiamo bisogno della spinta del pubblico». In ventimila ieri si sono conquistati il diritto a soffiare: code alle ricevitorie e ai Roma store, settori popolari in esaurimento, la voglia di riempire lOlimpico come è stato con Milan, Inter e Lazio. Da dieci giorni, i romanisti vivono una festa di suoni e colori continua: dovunque vada la squadra, cè un gruppo di tifosi al seguito. In corteo verso lOlimpico, a cena al ristorante, in partenza da Fiumicino, allarrivo a Udine, ieri.
Ma a Parma no E vorrebbero seguirla in massa anche in trasferta, ovviamente. Difficilmente potranno farlo a Parma, però. Oggi dovrebbe arrivare il divieto del Casms per le violenze del derby. Come dargli torto?