LEGGO (F. BALZANI) - «Chi non ci crede più, si faccia da parte». Linvito fatto da Ranieri, a pochi minuti dalla doppietta di Pazzini, è stato chiaro. Il tecnico non vuole sentir parlare di resa o sogno finito . E non centrano le lacrime spontanee di Mexes o gli occhi gonfi di De Rossi a fine partita che hanno anzi messo in evidenza il grande attaccamento alla maglia dei due biondi.
Chi in questo momento non convince Ranieri è colui che alcune settimane fa era considerato larma in più per mettere il turbo nel rettilineo finale. Quel Luca Toni tenuto in panchina nelle ultime due partite in casa contro Atalanta e Sampdoria. Il riscatto per lattaccante modenese si complica viste le sue pretese economiche e lincompatibilità ormai evidente con Totti. La convocazione in nazionale (dopo le ultime prestazioni di Borriello e Pazzini) diventa quasi unutopia. Così Toni sembra aver tirato i remi in barca.
Le dichiarazioni di resa rilasciate dopo la partita con la Sampdoria («Il sogno è svanito») sono state ribadite ieri dallex viola: «La vedo difficile. È stato un brutto risveglio e abbiamo tanta amarezza. Spero che la Lazio contro lInter giochi al cento per cento, ma poiché sono dellaltra sponda ci credo poco». Toni non si sente poi di dare particolari responsabilità a Damato: «Un arbitro può sbagliare, non credo alla malafede. Altre volte siamo stati favoriti noi».