
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - «Ho giocato con fenomeni, da Zidane a Ronaldo, da van Nistelrooy a Raul. Però, come mi capiva lui, non cè mai riuscito nessuno. Secondo me è il giocatore con cui mi sono divertito di più, con cui ho fatto ho fatto meglio nella mia carriera».
Non ha riallacciato, invece, il rapporto con i tifosi giallorossi che probabilmente lo fischieranno. Per Antonio non sembra essere un grosso problema, e promette di esultare in caso di gol allOlimpico. «Quando ritorno sicuramente non ricevo fiori, ricevo sempre insulti. Però è una partita di calcio, che rimarrà tale. Limportante è fare punti. Se segno esulto. Quando vado a Roma insultano me e mia madre. Se loro non rispettano me perchè io dovrei rispettare loro? Lunica squadra contro la quale non esulto in caso di gol è il Bari». Antonio allOlimpico non troverà solo "nemici". Claudio Ranieri, ad esempio, è un suo grande estimatore. La stima però è reciproca. «Togliendo Totti e De Rossi alla fine del primo tempo nel derby Ranieri ha dimostrato di avere due cocomeri sotto, grandi grandi. Complimenti a lui. Io lo stimo molto, perché allepoca della Juve era lunico sponsor che mi voleva, ha fatto di tutto per portarmi. Quando lo vedo lo ringrazio sempre per quel gesto che ha fatto. È una persona che stimo molto. Speriamo che possa andare almeno lui in Nazionale». Anche perché per lui significherebbe che le porte della Nazionale sarebbero di nuovo aperte. «Di Lippi non voglio parlare. Lui non mi stima e io non posso avere un buon rapporto o parlar bene e stimare una persona che ce lha con me. Ogni volta che si parla di Cassano, lui evita sempre. Su altri calciatori dà le motivazioni, su me assolutamente no, devia sempre il discorso. A me non mi importa niente di Lippi. Io non voglio litigare con nessuno, non voglio avere a che fare con queste persone. Lui può darsi che voglia tenere tutti i giocatori sotto scacco. Io ho personalità, sono prima donna, non è che mi faccio comandare da lui. Se un giorno dovesse capitare di incontrarlo, potrei essere a sua disposizione, ma non mi deve trattare come un burattino. Al Mondiale, comunque, con o senza di me tiferò per lItalia».