
IL ROMANISTA (P. MARCACCI) - Io mi ricordo (scusa Antone, per la citazione), quattro ragazzi con la chitarra: erano Elio e le storie tese, che alla fine del campionato 97-98 composero la divertentissima Ti amo campionato
Elio e i suoi sono, come interisti cosiddetti vip, soltanto un esempio nel mare magno di personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, della politica, tutte di fede nerazzurra, che allepoca cominciarono a pronunciarsi con fermezza nei confronti dei soprusi arbitrali a favore della Juventus. Un coro, unanime e polifonico al tempo stesso, che fino alla primavera del 2006, quando deflagrò lo scandalo di Calciopoli, manifestò il proprio dissenso attraverso le voci dei vari Gabriele Salvatores, Ignazio La Russa, Beppe Severgnini coi suoi Interismi, Maurizo Mannoni, Gino e Michele e tutte le formiche nerazzurre che nel loro piccolo sincazzavano e tanti altri notabili affezionati alla Beneamata (?).
Peraltro, lItalia non juventina nel corso di quegli anni si sentì abbastanza solidale nei confronti di Massimo Moratti e di quella che allepoca veniva percepita come una diversità, cioè quella di essere un presidente gentiluomo in un mondo di squali, uno che spendeva e spandeva e che poi vedeva regolarmente andare in fumo i suoi investimenti per colpa delle solite manovre occulte (anche di certi bidoni pagati uno sproposito, aggiungiamo noi, ma questa è unaltra storia).
In verità, qui a Roma, dove per un periodo anche i media locali guardarono a Moratti come quasi a un compagno di sventure arbitrali, noi ricordiamo che già nel corso della stagione 2001- 2002, un signore che si chiamava Franco Sensi intraprese una durissima battaglia per la presidenza di Lega, contando proprio sullalleanza col massimo dirigente interista per abbattere vecchie logiche e gerarchie immutabili.
Ebbene, ci accorgemmo che al momento decisivo quellappoggio venne meno al Presidente della Roma e che lepilogo di quella battaglia lo vide solo, anzi solitario, a dover fronteggiare i colpi, spesso anche proibiti, della concorrenza.
Ma a parte questa piccola digressione storica, tornando ai nostri beneamati vip interisti, adesso ci aspettiamo che, con lo stesso piglio battagliero con il quale tuonavano sacrosantamente contro laTriade, ora censurino tutto quello che sta venendo fuori a proposito delle intercettazioni che vedono coinvolta la dirigenza nerazzurra; se non altro, e qui mi rivolgo ai tanti comici ed umoristi tifosi dellInter, anche fare un po di sarcasmo sul fatto che, visto che poi vinceva sempre la Juve, esistevano anche delle intercettazioni a perdere, oltre che le intercettazioni dalle quali risulta che esistevano occulte manovre a vincere.
Detto questo, io chiudo permettendomi di suggerire ad Elio un restyling del famoso brano, che nella versione più aggiornat asuonerebbe più o meno: /Ti amo, ti amo campionato
Pure a noi channo beccato
Perché channo intercettato
Abbiamo intrallazzato
O almen cabbiam provato
Laralalla la la la la
Laalallalalalà
/.