LEGGO (F.BALZANI) - Sarà ancora Roma-Inter. I giallorossi, forti del 2-0 dellandata, conquistano con qualche patema di troppo la finale di coppa Italia di Roma del 5 maggio perdendo di misura contro lUdinese.
E stata una Roma brutta, sporca e cattiva, lontana parente di quella di campionato. Che ha badato a difendere il vantaggio senza consumare troppe forze in vista dellimportante partita di domenica con la Sampdoria. Contrariamente a quanto dichiarato alla vigilia, Ranieri ha adottato un robusto turn-over tenendo fuori dalla mischia ben 6 titolari ed evitando di schierare capitan Totti (pronto ad affrontare domenica lamico Cassano).
Nel primo tempo la Roma ha tenuto a bada un Udinese volitiva ma attenta a non subire il gol che avrebbe chiuso anticipatamente la qualificazione. Lunico pericolo vero e proprio arriva da un diagonale di Di Natale intercettato da Mexes. Davanti Toni è servito poco e male, mentre Baptista fa capire perchè Ranieri lo impieghi con il contagocce.
La ripresa è più vibrante grazie allinserimento di Menez, ma soprattutto per la voglia di finale dellUdinese di Marino che prova il tutto per tutto inserendo Corradi come quarta punta. Al 36 lUdinese passa in vantaggio proprio con Sanchez che brucia Riise sullo scatto e infila Julio Sergio. Lespulsione di Cassetti per doppia ammonizione aggrava la situazione. A tre minuti dalla fine, Inler coglie il palo dalla distanza poi è un autentico assedio con Burdisso, De Rossi e Mexes costretti agli straordinari. Il fortino giallorosso resiste fino al triplice fischio. La Roma conquista la sesta finale di coppa Italia in 8 anni. Quella che vale la tanto attesa stella dargento.
A fine partita Ranieri ammette le difficoltà della Roma: «Sapevamo che era una partita difficile. Siamo rimasti ordinati, senza rischiare troppo contro una squadra che merita lEuropa. Inter stanca dopo la gara col Barça? Problemi loro». Per Burdisso si tratterà della quinta finale in 5 anni: «Bel traguardo. La partita con lUdinese è stata difficile, ma abbiamo sofferto solo un po nel finale»