
IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Calcio e non solo. Il derby della Capitale piace a tutti. Dal tifoso più accanito al semplice simpatizzante. Pallavolo e basket non fanno eccezione. Sulla panchina del M.Roma Volley cè un ragazzotto che si chiama Andrea Giani
Alla guida della Lottomatica, invece, cè un signore triestino: Matteo Boniciolli. Per lui, da appena cinque mesi a Roma, il calcio non è una malattia. Nonostante questo, non è immune dal fascino che riscuote la città eterna verso coloro che si affacciano, per la prima volta, dagli argini del Tevere: «Purtroppo, con grande dispiacere
non potrò vedere la stracittadina. Devo andare a Trieste per assistere alla loro ultima sfida di campionato contro Forlì. Trovo che Roma-Lazio sia una roba fantastica, da brividi. E un grande avvenimento di una città fantastica come questa. La rivalità è il sale della vita. Spero soltanto che non venga rovinato da qualche deficiente». Come fa un friulano a ad appassionarsi alla Magica? «Ho avuto occasione di andare a vederla un paio di volte allo stadio Olimpico e istintivamente sono più portato verso quella sponda. Ho grande stima di tutti, ma non sono schierato. Comunque, ho una simpatia per la vivacità che si vive intorno alla Roma e dello spirito popolare che rappresenta. Un pronostico? Non conosco le situazioni nello specifico. E poi, non nascondiamoci, i simpatizzanti non sono mai obiettivi».