LAROMA24.IT I quindicimila sostenitori romanisti del San Nicola meritavano una vittoria importante come quella di Bari, considerata dai più come lultima difficile trasferta dellanno. Trasferta che si preannunciava più che ostica, in questo stadio solo Cagliari e Milan erano riusciti a imporsi da inizio campionato, proprio grazie a un gioco veloce e spettacolare che ha contraddistinto la squadra di Ventura nel corso di tutta la stagione
La Roma camaleontica di Ranieri si presenta allappuntamento con il tanto aspettato tridente firmato Totti-Toni e Vucinic ala sinistra vecchio stampo. I padroni di casa scendono in campo con un modulo in cui Alvarez, volto noto a Trigoria, rappresenta il ruolo-chiave di una squadra improntata sulla velocità e la verticalizzazione. Sarà proprio questa lasse principale del gioco pugliese, contrapposta a quella longitudinale dei giallorossi. Le indicazioni dellallenatore di San Saba paiono chiare sin dai primi minuti di gioco: pressing altissimo sui centrali difensivi, in modo tale da impedire la costruzione delle geometrie avversarie fin dalle radici, ed è proprio così che la Roma prende il pallino del gioco sfruttando in fase di possesso i fraseggi orizzontali a centrocampo e le triangolazioni sulla trequarti. In questottica risulta rilevante come al solito il gioco di sponda di Toni e la posizione di Totti che spesso e volentieri scende sulla mediana per prendersi il pallone, combinando le due cose e inserendo limprevedibilità di Vucinic, la Roma si porta in vantaggio.
La squadra di Ventura è costretta a rilanciare palloni verticalmente perdendone parecchi, ma quando la palla finisce in fascia destra sono sempre dolori con Alvarez, che quando conquista il fondo crea tutte le occasioni che il Bari potrà vantare. La rapidità da centometrista dellesterno biancorosso è disarmante, Ranieri è costretto a pretendere il raddoppio invocando lappoggio di uno dei due centrali, lasciando De Rossi libero di coprire la propria zona per garantire maggiore sicurezza nel settore centrale. Mossa più che giusta. Centralmente i pugliesi non riescono quasi mai a rendersi pericolosi, tranne che in unoccasione banalmente sciupata dal Barreto. Alla fine la Roma conquista tre punti in un campo difficile con cinismo e temerarietà, e un pizzico di fortuna che ha impedito alla squadra di sciupare punti importanti per distrazioni difensive come era già successo a Cagliari e Napoli. Che sia la volta buona?