Baldi: "La forza della romanità"

08/04/2010 alle 09:46.

IL ROMANISTA - «Faccia i miei complimenti al direttore Fotia. Una prima pagina bellissima. Davvero». Roma padrona. MIchele Baòldi si scruta attentamente. Consigliere di amministrazione della Roma, amico da una vita della famiglia Sensi e custode dei valori di quest città,

Roma è padrona anche nelle lande padane. Persino il sindaco di Pontida tifa Roma. «Non mi stupisce. Se va a Londra, i londinesi sono orgogliosi di abitare nell’antica Londinium. Ovvero, nell’area della Londra romana. Certo, c’è sempre una parte della Padania becera che ci insulta al grido di "Roma ladrona". Ma è solo una minima parte. Perché Roma è da sempre padrona della cultura, dell’arte, del diritto e dell’urbanistica. Ma soprattutto Roma è padrona dell’accoglienza. Tanto che la massima aspirazione, duemila anni fa, era la cittadinanza. Il civis romanus sum. Il senso di appartenenza a Roma. La decadenza del nostro impero è cominciata quando il clientelismo è prevalso sulla meritocrazia. L’uccisione di Aureliano è stata l’inizio della fine. Ma sa qual è il bello?». 

No. «A portarci a fare questi discorsi è la Roma. Che conquista Milano, Bergamo, Pontida». Passando al calcio, cosa rende così diversa la nostra squadra dalle altre? «La Roma è l’unica realtà italiana ad avere mantenuto la sua identità storica. Dal presidente, all’allenatore, dal capitano ai dirigenti, sono tutte persone che si portano dentro la Roma. Con onestà, impegno e sacrificio». 

A quanto pare, lo stadio farà registrare un altro pienone storico. È prevista un’altra super-cornice di pubblico per l’Atalanta. «Vorrei ricordare che la prevista grande partecipazione all’Olimpico è figlia di una politica dei prezzi che inciderà sul bilancio. La società incasserà qualche milione di euro in meno. Ma è un atto d’amore». Già, il bilancio. La Roma può vantarsi di giocare sempre pulito. «Il nostro obiettivo è di farlo quadrare senza speculazioni. Nessuno nella Roma ha mai lucrato sulla squadra, come invece è accaduto altrove. Le dirò che la Roma sta diventando simpatica. E questo proprio grazie alla sua romanità. Mi spiego meglio. Prenda Rosella Sensi. Il nostro presidente non si è mai sognato di lasciare la sua Roma per andare a comprarsi - che so - il . Siamo fedeli alla nostra identità. E adesso ci sentiamo anche padroni. Anzi, Roma che batte Milano la batte proprio lì. Nel calcio»